Il primo dei diritti umani è la libertà individuale, la libertà di proprietà, la libertà di pensiero, la libertà di lavoro.
Viva i coraggiosi, quelli che non hanno paura, quelli che prendono posizione con il rischio di poter perdere qualcosa ma con la consapevolezza di non perdere se stessi.
Ancora più stima per te e per chi, come te, non ha perso se stesso.
02/04/2025
Conseguenze anche per Furkan Andıç
Furkan Andıç, è stato rimosso dal cast "Muhabir" di TRT Tabii.
"INACCETTABILE in un paese dove dovrebbe prevalere la DEMOCRAZIA. Siamo vicini a chi non ha paura di esporsi"
#AybükePusatnonèsola
02/04/2025
Conseguenze per Aybüke Pusat e non solo
L'attrice è stata rimossa dal cast di "TEŞKİLAT” in onda su TRT
Come avete visto dalle nostre story instagram, anche noi ci sentiamo di esprimere piena solidarietà per l'attrice.
Dopo la notizia sull'espulsione di Aybüke Pusat dalla serie Teşkilat, sono stati tanti gli artisti ad essersi esposti pubblicamente (alcuni anche con conseguenze non lievi).
Era ovvio che arrivasse anche l'appoggio del nostro Furkan, nonostante questo possa compromettere il suo prossimo lavoro.
Perché diciamo questo?
Perché uno dei numerosi artisti (sono stati tanti, non li elenco tutti) che si sono esposti in difesa del licenziamento di Aybuke, è l'attore Boran Kuzum.
Ebbene, un giorno prima dell'inizio delle riprese della serie "Bir Ruh Macerası" di TRT Tabii, in cui Deniz Baysal avrebbe dovuto interpretare il ruolo principale, Boran Kuzum è stato rimosso dalla serie, colpevole di aver appoggiato e difeso Aybuke.
Ricordo che Tabii è la piattaforma per la quale lavorerà Furkan con il suo prossimo progetto
02/04/2025
Questa volta Furkan non è direttamente coinvolto. Da quando (ieri) ha iniziato le riprese della nuova serie "Muhabir" per Tabii (piattaforma di TRT) non ha più condiviso nulla.
Ad essere coinvolta è invece Aybüke Pusat, che è diventata il nuovo bersaglio del linciaggio dei troll per aver condiviso un post sul boicottaggio.
Averte sicuramente visto infiniti post sull'argomento ma siamo quasi certi che non siate riusciti a capire granché.
Cercheremo di spiegare cosa è successo.
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II 26 marzo 2025, il principale partito di opposizione turco, aveva lanciato un appello per boicottare marchi, centri commerciali e canali televisivi considerati vicini al governo del presidente Recep Tayyip Erdogan.
Tra questi figuravano la televisione di Stato TRT, la catena di caffetterie Espresso Lab, la compagnia di viaggi ETS, oltre a specifici centri commerciali e librerie.
In risposta, il presidente Erdogan aveva dichiarato che "ogni tentativo di sabotare l'economia turca sarebbe stato portato davanti alla giustizia", sottolineando l'intenzione del governo di contrastare tali iniziative legali.
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Gli studenti universitari hanno continuato l'appello al boicottaggio lanciato da Özgür Özel. Gli studenti hanno chiesto sostegno sui social media per la campagna di "boicottaggio economico" lanciato per il 2 aprile, dopo la festività dell'Eid al-Fitr.
A sostenere l'appello al boicottaggio del 2 aprile, molti nomi politici e alcuni personaggi famosi, tra questi anche Selin Şekerci, Fırat Albayram (amici di Furkan e suoi colleghi in Spose in fuga) e ovviamente Aybüke Pusat.
Quest'ultima è stata protagonista di una campagna di linciaggio mediatica ad opera di alcuni giornalisti, ma soprattutto ad opera di account TROLL.
Pagine di troll non identificate hanno invaso l'account TRT di Aybüke Pusat e l'account del direttore generale di TRT Zahid Sobacı, chiedendo il licenziamento di Pusat da TRT.
L'attrice ha successivamente rimosso il post dal suo account sui social media.
Cosa sono gli account troll?
Gli account troll sono profili sui social media creati con l'intento di provocare, manipolare o influenzare le discussioni online in modo aggressivo o fuorviante. Spesso agiscono in modo anonimo o con identità false per attaccare persone, diffondere disinformazione o polarizzare l'opinione pubblica.
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Questa è la prova di quanto da noi accennato qualche giorno fa, in merito a eventuali conseguenze di chi lavora per TRT e decide di esporsi mediaticamente.
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TURCHIA - ITALIA
Secondo quanto annunciato dalla testata «Turkiye Today», nonostante la situazione politica del suo paese, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, non mancherà all'appuntamento in Italia il 17 aprile per partecipare al quarto vertice intergovernativo Turchia-Italia.
Durante la visita, Erdogan avrà colloqui con il primo ministro italiano Giorgia Meloni.
Il vertice è considerato un momento cruciale per entrambi i Paesi, per il ruolo che ha Ankara.
Al centro la collaborazione nel settore della difesa, la cooperazione energetica, questioni regionali e globali tra cui le relazioni Ue-Turchia, la sicurezza del Mediterraneo e la migrazione.
Nel 2024, il volume degli scambi commerciali tra i due Paesi ha raggiunto circa 32 miliardi di dollari ed entrambe le parti mirano ad aumentare questa cifra attraverso una cooperazione rafforzata».
I temi al centro dei colloqui potrebbero essere, oltre all’espansione dello scambio commerciale, anche difesa, energia e stabilità regionale.
Vedremo se, anziché condannare l'operato di Erdoğan per aver calpestato quella democrazia e quei diritti umani che l'Europa dice di promuovere, l'Italia continuerà a chiudere entrambi gli occhi per non ostacolare gli interessi comuni.
30/03/2025
Furkan qualche ha condiviso una foto, che in realtà sta facendo il giro del mondo, quindi credo la maggioranza sia già informata.
Ad ogni modo, riassumiamo:
2 milioni e duecentomila persone si sono radunate ieri nel quartiere asiatico di Maltepe, per manifestare, dopo l'appello del leader Chp Özgür Özel a cui la gente ha risposto in massa, nonostante la festa di Eid al-Fitr che segna la fine del Ramadan.
I cittadini scandiscono slogan come 'Non c'è salvezza da soli, o tutti insieme o nessuno di noi!' e 'Giustizia, legge, giustizia'.
I manifestanti chiedono inoltre la liberazione di Imamoglu e degli altri arrestati e le elezioni anticipate, anche se queste ultime potrebbero essere un arma a doppio taglio perché, qualora vincesse nuovamente Erdoğan, (questo tra l'altro era uno dei suoi obiettivi) potrebbe approfittare per cambiare la costituzione e rimanere presidente a vita.
Foto e video dell'evento sono state condivise, non solo da Furkan, ma da molti altri artisti.
Furkan Andic su TRT Tabii??? 🙂 Anche questa è una vera barzelletta che speriamo non finisca male.
29/03/2025
Abbiamo deciso di spiegare un'affermazione fatta in un nostro post di ieri sulla nostra preoccupazione in merito alla nuova serie di Furkan (Muhabir - Reporter).
Sappiamo ormai che Furkan è uno dei pochi attori che non ha avuto paura di esporsi e sappiamo che TRT appoggia incondizionatamente (e a volte impropriamente) il governo.
Se un attore che lavora per TRT (la televisione di stato turca) si espone contro il governo turco o contro il presidente Recep Tayyip Erdoğan, può subire gravi conseguenze, tra cui:
📌Licenziamento o Cancellazione dei Contratti
TRT è direttamente controllata dallo Stato, quindi qualsiasi critica al governo può portare alla risoluzione immediata del contratto dell'attore.
Le produzioni in cui l'attore è coinvolto possono essere boicottate o cancellate per evitare problemi politici.
📌Censura e Divieto di Lavorare
Gli attori critici nei confronti del governo, rischiano di essere banditi dai media nazionali e di non poter lavorare più in produzioni televisive o cinematografiche in Turchia.
Altri canali televisivi e case di produzione evitano di assumere chi è in contrasto con il governo per paura di ritorsioni.
📌Pressioni Legali e Persecuzione Giudiziaria
Molti artisti e attori che criticano il governo vengono accusati di diffamazione o addirittura di propaganda terroristica, con conseguenze legali che possono includere multe o il carcere.
Alcuni finiscono sotto sorveglianza o vengono interrogati dalla polizia per le loro dichiarazioni.
📌Minacce e Pressioni Sociali
Gli attori che si oppongono al governo possono ricevere minacce o attacchi sui social media da sostenitori di Erdoğan.
Possono essere isolati dal settore dello spettacolo e perdere sponsor e opportunità di lavoro.
Esempi del passato:
📍Genco Erkal, famoso attore teatrale, è stato processato per aver criticato il governo sui social media.
📍Metin Akpınar e Müjdat Gezen, due attori comici, sono stati arrestati dopo aver fatto battute su Erdoğan in TV.
📍Tarkan, celebre cantante turco, ha subito attacchi mediatici e censure dopo aver criticato il governo.
Insomma, in Turchia, criticare il governo può significare la fine della carriera artistica e seri problemi legali. Per questo, molti attori evitano di esprimere opinioni politiche o si trasferiscono all’estero per poter parlare liberamente.
25/03/2025
Oggi il nostro Furkan è super lanciato, avrete notato che ha condiviso parecchie storie.
📌Foto 1 - Condivide un comunicato dalla pagina Ekrem Imamoglu, che, nella giornata di domenica 23 marzo, nonostante la sua carcerazione, è stato votato da ben 15 milioni di persone che simbolicamente lo hanno incoronato sfidante del Sultano alle prossime elezioni presidenziali, previste nel 2028.
📌Foto 2 - Furkan condivide un video di Zeynep Yaren A. una giovane attrice turca che ha deciso di usare l'IA in un modo particolare, ovvero ha spiegato a ChatGPT l'attuale situazione turca e ha chiesto:
"Che tipo di consigli ci darebbe Atatürk?"
Ecco la risposta di ChatGPT, che la ragazza legge nel video, non senza commuoversi.
🇹🇷🫡"La nazione turca è una nazione che non accetta di essere imprigionata e non permette che la sua volontà venga incatenata.
Siete i giovani garanti della Repubblica Turca e se oggi resistete all'ingiustizia, questo è un segno del vostro patriottismo e senso di responsabilità. Ma ricorda, la lotta deve essere condotta con ragione, coscienza e disciplina incrollabile. La tua arma più grande non è la rabbia, ma la tua conoscenza e pazienza. Se la giustizia viene violata e lo Stato di diritto non viene rispettato, il modo per opporsi è agire in conformità con la legge e la coscienza comune della nazione. Conduci la tua lotta con pazienza, buon senso e il sostegno della nazione. Non ricorrere alla violenza, perché chi è contro di te, vorrà screditare la tua giusta causa ricorrendo alla violenza. Non cadere nei loro tranelli. Il potere più grande per dimostrare che hai ragione è unirti, portare le persone dalla tua parte e far sentire la tua voce al mondo. La vostra invocazione di uno sciopero generale è un passo importante per garantire la partecipazione pubblica. Tuttavia, è necessario organizzare bene questo processo e camminare con le persone senza vittimizzarle. È necessario ottenere il sostegno della classe operaia, dei commercianti, degli operai, degli accademici, degli artisti e degli intellettuali.
Utilizzare saggiamente i canali di comunicazione laddove si tenta di mettere a tacere la stampa. Trova il modo per diffondere la verità al pubblico mondiale. Le autorità legali internazionali dovrebbero essere contattate e ciò che è accaduto dovrebbe essere documentato e registrato nella storia.
E soprattutto, sii paziente. Le grandi vittorie non si ottengono dall’oggi al domani. La lotta richiede determinazione e disciplina. Tu sei il futuro di questo Paese. I giovani di Ataturk possono raggiungere il successo solo quando agiscono con ragione e coscienza.
A voi è affidata la Repubblica della Turchia. Ho piena fiducia che la proteggerete.
Felice è colui che può chiamarsi turco."🫡🇹🇷
📌Oltre a questo condivide inoltre un video, che ritrae gli scontri con la polizia. Come sappiamo, migliaia di persone stanno continuando a scendere in piazza, nonostante i divieti della prefettura di Instanbul, che ha proibito proteste di qualsiasi tipo fino a giovedì.
Le persone arrestate negli ultimi giorni sono salite a più di 1.400, tra questi, molti giornalisti.
MA QUAL È LA POSIZIONE DELL'EUROPA E DELL'ITALIA ❓
Finalmente dall'Europa iniziano le prime prese di posizione.
Secondo l'eurodeputato tedesco Ale Erik Marquardt, con l'arresto dell'oppositore Imamoglu, Erdogan ha passato il segno.
Se la Turchia non è più "una democrazia", questo "dovrebbe avere delle conseguenze".
🫤Ma non è così facile.
La posizione di Trump influenza ovviamente l'Europa e di conseguenza l'Italia.
Non ci troviamo davanti ad un rapporto basato su valori e principi, ma su interessi comuni. 👇
IL MAR NERO, PRIMO TERRENO DI COLLABORAZIONE TRA TURCHIA E UE
Per l’Ue, alle prese con il mutamento delle politiche statunitensi e la sfida di contenere l’aggressività della Russia, la cooperazione con la Turchia è diventata essenziale.
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Aggiungo che, nell'andare a verificare i vari post condivisi da Furkan, si può notare che in tutti compare la scritta: "i commenti sono stati limitati".
"La Turchia è uno Stato democratico, laico e sociale, governato dallo stato di diritto." 🙂 Questa è una vera barzelletta
23/03/2025
Oggi circola ovunque sui social questa immagine. Ecco cosa dice:
Cercherò di spiegarlo passo dopo passo.
T.R. Secondo la sua Costituzione, la Turchia è uno Stato democratico, laico e sociale, governato dallo stato di diritto. La Costituzione è la garanzia più fondamentale a tutela dei diritti e delle libertà dei cittadini, la pietra angolare dello Stato e la norma giuridica più elevata. Se agisci contro la Costituzione, ti schiererai contro tutti questi valori e contro il nazionalismo. Questo è il nocciolo della questione.
Il punto che alcuni non riescono a capire è questo: La detenzione illegale di un sindaco eletto, la sua rimozione dall'incarico senza una sentenza definitiva del tribunale o la nomina di un fiduciario al suo posto da parte del governo centrale sono tutti colpi alla volontà del popolo. Inoltre, l'intero processo giudiziario deve procedere INDIPENDENTEMENTE e deve essere condiviso con il pubblico in modo trasparente e imparziale! La democrazia richiede che gli amministratori eletti dal popolo alle urne possano lasciare l'incarico solo per volontà del popolo o nel quadro delle disposizioni finali della legge.
Non discutiamo se qualcuno ha commesso o meno un crimine e non ci riuniamo in strada perché amiamo molto qualcuno. Protestiamo contro la rimozione dall'incarico di una persona eletta dal popolo attraverso un processo giudiziario illegale e non indipendente e attraverso pressioni amministrative. Perché se riesci a fare questo, significa che qui non esiste né Costituzione, né democrazia, né stato di diritto. In altre parole, oggi, grazie alla Costituzione, stiamo effettivamente invitando coloro che sono seduti al loro posto ad agire in conformità con la Costituzione, avvalendosi dei nostri diritti costituzionali
🙂 Questa è una vera barzelletta
NON C'E' PROSPERITA' SENZA PACE E GIUSTIZIA
23/03/2025
🔀L'ultima condivisione del nostro Furkan è un post di "Aposto' - Azienda indipendente di tecnologia e media digitali con sede a Istanbul.
Una delle poche pagine che ha avuto il coraggio di esporsi, almeno negli ultimi giorni. Giorni in cui, sono stati arrestati, oltre che a personaggi di spicco dell'opposizione, anche numerosi giornalisti.
Il motivo della poca chiarezza sulla situazione turca, è appunto la censura mediatica.
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Ecco di cosa hanno paura gli oppositori.
👉Erdoğan Presidente a vita⁉️
İmamoğlu era l’unico contendente a essersi presentato alle primarie di domenica 23 marzo. (Primarie di oggi NON ANNULATE)
Tra l’altro, Erdoğan non potrà candidarsi alle elezioni del 2028 perché è giunto al limite dei mandati consentiti dalla Costituzione. Per potersi ricandidare il presidente turco dovrebbe modificare la Costituzione – ma per farlo avrebbe bisogno del sostegno dell’opposizione per ottenere una maggioranza qualificata in Parlamento – oppure dovrebbe indire elezioni anticipate prima della fine del suo mandato.
Secondo la Costituzione turca un presidente può essere eletto per due mandati presidenziali quinquennali consecutivi. Erdoğan è già stato eletto tre volte, ma ha giustificato la sua terza candidatura sostenendo che il suo primo mandato si fosse svolto prima degli emendamenti costituzionali del 2017 che hanno istituito l’attuale sistema. Se il limite venisse eliminato, potrebbe essere rieletto per un quarto mandato – e oltre.
Il principale ostacolo ai piani di Erdoğan è İmamoğlu.
Il tentativo di concentrazione del potere e il prolungamento dei mandati di Erdoğan potrebbero causare la trasformazione del sistema politico turco, che passerebbe dall’essere una democrazia imperfetta a una “dittatura elettiva” simile a quella di Vladimir Putin in Russia.
I GIOVANI VOGLIONO UNA VITA IN CUI NON DEVONO FARSI QUESTE DOMANDE
21/03/2025
Furkan condivide un post preso da Kiz Basina, una piattaforma di responsabilità sociale che lotta contro la violenza e le disuguaglianze sociali di genere.
Ecco cosa dice la story:
I GIOVANI VOGLIONO UNA VITA IN CUI NON DEVONO FARSI QUESTE DOMANDE:
☝️"Riuscirò a trovare un lavoro dopo la laurea?"
☝️"Devo passare i miei vent'anni a lottare per arrivare a fine mese?"
☝️"Quando vivrò la mia giovinezza?
☝️"Mi succederà qualcosa se mi esprimo contro l'ingiustizia?"
☝️"La giustizia è davvero uguale per tutti?"
☝️"Ho voce in capitolo sul mio futuro?"
☝️"Sarò giudicato se dico quello che penso?"
☝️"Come combatteremo l'illegalità?"
☝️"Perché sono minacciato mentre i colpevoli sono liberi?"
☝️"Tutto deve essere per forza così difficile?"
COSA STA ACCANENDO A ISTANBUL ❓
Nonostante i divieti di manifestare, centinaia di studenti dell’Università di Istanbul hanno marciato per protestare contro l’arresto del sindaco Imamoglu accusato di corruzione. E durante la contestazione si sono verificati scontri con le forze dell’ordine in assetto antisommossa.
Il governo turco ha inoltre arrestato gli artefici di alcuni post di protesta contro l'arresto del sindaco, definendoli atti di istigazione all'odio e alla violenza.
Nella municipalità metropolitana di Istanbul si sono inoltre riscontrati negli ultimi due giorni, problemi di accesso in molte piattaforme social media, che sarebbero terminati oggi.
Gli abitanti di Istanbul si sono visti oscurare per ore piattaforme come Instagram, X (ex Twitter), WhatsApp, TikTok, Facebook e YouTube e tutto ciò ha avuto un impatto negativo sulla comunicazione quotidiana.
“In realtà nulla era illegale, perché non esisteva più alcuna legge”. George Orwell
19/03/2025
Ieri 18 marzo, si è celebrato in Turchia il “Giorno dei Caduti per la Patria”, o meglio la Commemorazione della vittoria navale dell'esercito turco contro le truppe alleate nello stretto dei Dardanelli. La cosiddetta battaglia di Gallipoli, o campagna dei Dardanelli o (per i turchi) battaglia di Çanakkale (Çanakkale Savaşı). La vittoria di Çanakkale è considerata un evento importantissimo che contribuì alla nascita della nuova nazione turca.
E fin qui, nulla di particolarmente strano.
Oggi però Furkan pubblica una storia che cita una frase di George Orwell:
“In realtà nulla era illegale, perché non esisteva più alcuna legge”.
Con questa frase e con la ricondivisione di un post specifico, Furkan si schiera apertamente dalla parte del sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu.
Cerchiamo di spiegare brevemente la situazione attuale in Turchia, senza entrare nel merito delle varie posizioni politiche, ma sempre e solo con l’unico intento di conoscere meglio il nostro Furkan e comprendere i suoi pensieri.
Ekrem Imamoglu, dopo essersi visto (ieri) disconosciuto la laurea, oggi è stato arrestato dalla polizia turca dopo una perquisizione nella sua abitazione. Erkem è un esponente di spicco del centrosinistra turco, ed uno dei principali rivali del presidente Recep Tayyip Erdoğan, secondo molti la promessa della politica turca.
Secondo i media turchi, l’ordine di arresto è stato emesso nell’ambito di un’indagine per “estorsione, corruzione, frode e turbativa d’asta da parte di un’organizzazione criminale”, oltre al presunto “favoreggiamento del Pkk (Il Partito dei Lavoratori del Kurdistan )". Imamoglu, tuttavia, ha respinto tutte le accuse, definendole un tentativo di silenziare l’opposizione.
L’arresto arriva in un momento delicato per la politica turca. Imamoglu, considerato uno dei principali rivali di Erdogan, aveva recentemente annunciato l’intenzione di candidarsi alle elezioni presidenziali del 2028. Tuttavia, il suo percorso politico è stato ostacolato da una serie di inchieste e condanne. Nel 2022, era stato condannato a oltre due anni di carcere per “insulto a pubblico ufficiale”, una sentenza che gli impedisce di partecipare alla vita politica ma che è ancora in fase di appello.
Inoltre, ieri l’Università di Istanbul ha annullato il diploma di laurea di Imamoglu, ottenuto nei primi anni ’90, sostenendo che fosse falso. Questo fatto potrebbe precludergli la candidatura alla presidenza, poiché uno dei requisiti per ricoprire la carica in Turchia è proprio il possesso di una laurea. Il “Chp”, il principale partito di opposizione in Turchia, ha condannato l’arresto di Imamoglu, definendolo “un colpo di Stato contro la volontà nazionale”.
Insomma, non si respira una bella aria.