A quanto pare le chicche e curiosità dalla Turchia sono piaciute parecchio, visto che anche altri gruppi hanno preso spunto…mi fa piacere…vuol dire che l’idea che abbiamo avuto con lo staff di questo nostro bellissimo gruppo è vincente
Oggi voglio portarvi con me in un piccolo viaggio.
Ogni volta che torno nella mia Istanbul, c’è una cosa che proprio è necessario che io faccia prima di ripartire. Ormai è una tradizione per me e lo è diventata anche per i miei ragazzi.
Visto che a me riempie il cuore e gli occhi ho pensato di condividerlo con voi anche se solo virtualmente…ma...mai dire mai .
Allora partiamo insieme per un meraviglioso giro del Bosforo col battello.
Ci dobbiamo alzare non tanto tardi perché il battello parte alle 10.35 dallo scalo di Eminonü, un quartiere di Istanbul che si trova all’imbocco del Corno D’Oro. Lo scalo si trova sulla destra del ponte di Galata ( con la torre di fronte a noi). Dobbiamo arrivare un po’ prima per prendere i biglietti e comprare, da uno dei chioschetti che sono tutto intorno, i simit e i poğaça (già ne sento il profumo e mi viene l'acquolina in bocca) da gustare più tardi durante la minicrociera.
Una volta fatti i biglietti e passato il cancello, in attesa che il battello attracchi per far salire i passeggeri l’eccitazione già sale….dobbiamo essere veloci e salire per primi per poter prendere i posti al piano superiore ,a poppa o a prua nella zona aperta, per poter poi avere la migliore visuale possibile durante il giro.
Il battello arriva…via …si sale …e…missione compiuta: posti presi! Ora siamo pronti per l’avventura!
Il nostro itinerario prevede all’andata un percorso che ci porterà fino all’ Anadolu Kavaği (praticamente alla fine del Bosforo e immediatamente prima del Mar Nero) con soste passeggeri a Beşiktaş, Üsküdar, Kanlıca, Sarıyer, Rumelikavaği.
Finalmente si parte. Visto che abbiamo fatto provviste prima di salire è arrivato il momento di prendere un çay dal bar del battello come accompagnamento. Buon appetito
Nel primo tratto della rotta alla volta di Beşiktaş non passa inosservato il Dolmabahçe (il palazzo più moderno dei sultani) che si staglia candido sulla riva europea e che merita una visita (ma non oggi ) e direi che è un buon posto per iniziare a scattare le prime di centinaia di foto che faremo di certo durante il percorso rapiti dal paesaggio
Quando ci muoviamo da Beşiktaş a Üsküdar avvistiamo la suggestiva Kız Kulesi (di cui abbiamo già parlato) e, inevitabilmente, immagginiamo al suo interno la povera principessa che nonostante gli sforzi del padre non riuscì a salvarsi.
Lasciato l’attracco di Üsküdar iniziamo a dirigerci verso nord nel Bosforo. Possiamo ammirare alla nostra sinistra la parte occidentale di Istanbul con i suoi minareti che ci ricordano la sua antichissima storia e con i suoi grattaceli che caratterizzano la sua parte più moderna. Sulla nostra destra la parte orientale di Istanbul ci guarda dall’alto della collina di Çamlica su cui sono abbarbicate lussuose ville con vista sul Bosforo.
Davanti a noi vediamo, imponente, il primo dei tre ponti sul Bosforo…è proprio il caso di dire che ci troviamo proprio là dove si incontrano due continenti. L'Asia e L'Europa qui sembrano ammiccarsi l'un l'altra.
Poco più avanti, sempre sulla riva europea possiamo notare il Rumeli Hisar (una fortezza a difesa della città) abbarbicato sulla costa che a volte diventa suggestiva location di concerti o spettacoli.
Ma non distraiamoci perché adesso iniziamo ad avvicinarci alla costa orientale alla volta dell’attracco a Kanlıca e stiamo passando davanti a degli Yali (lussuose case vittoriane affacciate sul Bosforo, la maggior parte con accesso diretto al mare) meravigliosi. Io a questo punto, generalmente, inizio a sognare…lo so…sono sogni irrealizzabili, ma tanto non costano niente e ti fanno stare bene .
Dopo essere passati anche sotto al secondo ponte arriviamo a Kanlıca, dove in passato salivano sul battello venditori del famoso yogurt prodotto proprio lì e che si gustava con sopra zucchero a velo. Credo che il covid abbia messo un freno a questa pratica, ma spero che in futuro possa essere rinnovata.
Si riparte direzione Sarıyer. Continuiamo a sognare guardando scorrere gli Yali e magari ne riconosciamo anche qualcuno visto nelle nostre amate dizi (tipo quello rosso delle due ziette di Her yerde sen).
Ah, dimenticavo, ogni tanto buttate un’occhio al mare perché i delfini , qualche volta, deliziano i passeggeri con i loro salti. Ovviamente, oltre ai delfini, anche i famosi gabbiani di Istanbul seguono il battello e ci deliziano con piroette in aria sperando di essere ripagati con qualche pezzetto di simit.
Arrivati a Rumelikavaği si apre davanti a noi, in lontananza, il Mar Nero e a fare da cornice a questo spettacolo c'è il terzo ponte che si staglia verso il cielo. Da qui alla nostra destinazione finale, che si trova sulla riva opposta (lato orientale) sono pochi minuti di navigazione.
Intanto si sono fatte le 12.30 e all’arrivo all'Anadolu Kavaği troviamo ad attenderci tutti i ristoratori dei caratteristici ristoranti di pesce affacciati sul mare. Ognuno di loro cerca di attirarci nel proprio locale. Una volta scelto dove mangiare ci godiamo dell’ottimo cibo in una cornice davvero fantastica.
Dopo un giretto per negozi, alle 15.00 riprendiamo il battello e ci godiamo lo spettacolo a ritroso.
Spero vi sia piaciuta questa nostra gita virtuale. Non so voi….ma a me è venuta voglia di saltare su un aereo alla volta di Istanbul. Ah, si avete ragione, io non faccio testo….infatti ce l’ho ogni giorno questa voglia :-)