#ChicchetradizioniecuriositàdallaTurchia
L’ultima volta (un po’ di tempo fa in effetti) avevamo parlato del matrimonio Turco e vi avevo accennato (ma del resto lo sapete meglio di me perché lo avete visto migliaia di volte nelle serie ) che ci sono vari rituali e tradizioni che precedono il matrimonio e che ne sono una preparazione propedeutica.
In particolare, oggi, vorrei parlarvi del “kız isteme", un must della tradizione turca, ossia l’atto in cui la famiglia del futuro sposo chiede la mano della futura sposa alla sua famiglia.
Sposarsi in Turchia può sembrare facile e veloce... ma in realtà è un processo pieno di insidie... e di formalità!
Si potrebbe pensare che due persone che desiderano contrarre un'unione civile possano farlo liberamente, semplicemente informando le rispettive famiglie. Non è affatto così. Nella stragrande maggioranza delle famiglie turche, il primo atto per il consenso al matrimonio è chiamato “kız isteme”, una cerimonia tradizionale durante la quale la famiglia del damat adayı ( futuro sposo) fa visita alla famiglia della gelin adayı ( futura sposa) per chiedere la sua mano.
Una volta che due giovani decidono di sposarsi, le due famiglie devono incontrarsi per dare il loro consenso. È possibile (come accade spesso nelle famiglie moderne) che si incontrino per la prima volta, ad esempio, a cena in un ristorante prima che venga organizzato il “kız isteme”, ma il più delle volte il “kız isteme” rimane il primo incontro tra le due famiglie. In linea di principio, solo i parenti stretti sono presenti a questa cerimonia, ma è comune che il damat adayı e la gelin adayı invitino anche il loro migliore amico/a.
E’ tradizione che la famiglia del damat adayı porti dei doni per la famiglia della gelin adayı. Di solito si tratta di un bouquet di fiori (più grande è il bouquet, maggiore è l’attenzione verso la sposa!) e di cioccolatini, che spesso vengono messi in vassoi o cofanetti d'argento in segno di ricchezza economica.
È possibile che il fidanzamento, o nişan, avvenga lo stesso giorno del kız isteme, nel qual caso la famiglia dello sposo può portare il cosiddetto çeyiz sandığı, (Baule della dote), ossia un baule in cui viene riposta la biancheria per la casa - tovaglie, lenzuola ecc. per la futura casa degli sposi. Al giorno d'oggi è abbastanza comune che la gelin adayı vada a fare shopping di çeyiz con la suocera. Non stupitevi se la suocera obbliga la futura nuora a comprare una camicia da notte di raso per la prima notte di nozze... questo è considerato perfettamente normale!
Dopo le presentazioni, le due famiglie si siedono in salotto (in cerchio). Tradizionalmente, la futura sposa prepara il caffè turco per tutti gli invitati. È consuetudine che il caffè servito al futuro marito sia salato (o anche “arricchito” di pepe o aceto - ogni idea folle è ben accetta pur di rendere il caffè imbevibile)!
Si tratta di un test per il futuro marito: infatti, se beve il caffè, è segno che sarà in grado di sopportare qualsiasi cosa nella sua vita con la ragazza. Insomma, viene testata la sua capacità di sopportazione e abnegazione .
Per il resto degli ospiti, la gelin deve fare attenzione che il caffè sia buono. Una gelin adayı che prepara un buon caffè è una potenziale buona sposa ( si accontentano di poco ).
Una volta fatte le presentazioni e servito il caffè, è il momento dei discorsi...
I futuri sposi si siedono fianco a fianco.
Di solito, il padre dello sposo parla per primo (in caso manchi quest’ultimo lo fa lo zio, il fratello maggiore o anche un abi - amico intimo-della famiglia), per parlare della futura unione della coppia. Egli sottolinea che gli sposi hanno raggiunto un accordo, ed è per questo che sono tutti lì riuniti.
Viene quindi pronunciata la frase religiosa: "Allah'ın emri, Peygamber'in kavliyle kızınızı oğlumuza istiyoruz" ("secondo la prescrizione di Dio e la parola del Profeta, chiediamo vostra figlia per nostro figlio"). Se ricordate, in Kara Tahta nella scena di “kiz isteme” ( per non fare spoiler non dirò chi sono i futuri sposi in questo caso), questa frase (anche leggermente modificata ) non viene pronunciata dal padre della futura sposa ma da qualcun altro….e qui vi lascio col dubbio (per chi non avesse ancora visto la serie e volesse scoprire di chi sto parlando, vi ricordo che la trovate completa nei nostri canali).
Il padre della sposa prende quindi la parola (eventualmente dopo aver chiesto alla figlia di confermare la sua intenzione di sposarsi) e, spesso, risponde alla domanda che gli è stata posta dicendo “verdim gitti” (letteralmente: L’ho data via, se n’è andata). Un’affermazione un po’ forte se la si legge alla lettera che non rende giustizia alla ragazza, motivo per cui meglio coglierne la sfumatura più ludica e leggera.
Al termine dei discorsi, i futuri sposi si alzano per baciare le mani dei membri anziani e distribuire cioccolatini.
È comune che il kız isteme sia seguito, nello stesso giorno, dal söz/nişan (una cerimonia in cui si scambiano gli anelli presentati su un vassoio e legati da un nastro rosso). Il taglio del nastro, generalmente da parte del padre della sposa, simboleggia la separazione degli sposi dalle loro famiglie e la loro unione come nuova famiglia.
Certo, a pensarci bene, si tratta di una tradizione che, se analizzata in maniera razionale, ha un significato radicato nel passato che non è proprio al passo con l’emancipazione e la libertà della donna, ma, se vissuta solo dal punto di vista folcloristico, dà sicuramente colore e un pizzico di romanticismo ai preparativi per il grande passo.