#ChicchetradizioniecuriositàdallaTurchia 🇹🇷
Il nostro Furkan ha doppiato uno dei video informativi ( che trovate qui sottotitolato in italiano) per aumentare la consapevolezza della popolazione sulle regole elettorali della Turchia in vista delle elezioni Presidenziali e Parlamentari previste nel prossimo mese di Maggio.
La didascalia del video recita:
#GÖZÜMÜZDEMOKRASİDE #OCCHIPUNTATISULLADEMOCRAZIA: "La corsa alle elezioni ha subito un'accelerazione. In questa corsa, la capacità dei candidati e dei partiti di competere ad armi pari è una conditio sine qua non delle elezioni democratiche. Come garantire una "concorrenza leale" in campagna elettorale?
Doppiato da: Furkan Andıç"
Abbiamo pensato che potesse essere interessante capire brevemente come funzionano le elezioni in questo paese.
La Turchia è diventata una repubblica presidenziale a seguito di un referendum svoltosi nell’ aprile del 2017, che ha trasformato lo stato turco da democrazia parlamentare in sistema presidenziale. Il Presidente ha assunto, di fatto, anche il ruolo del Primo Ministro ed è quindi sia capo di Stato che di Governo.
Il sistema elettorale turco è di tipo misto, una combinazione di rappresentanza proporzionale e di voto maggioritario.
Il sistema prevede l’elezione separata del Presidente e dei membri del Parlamento di ciascun distretto elettorale.
Ogni cittadino turco che abbia compiuto 18 anni ha il diritto di votare e di candidarsi alle elezioni. Il suffragio universale per entrambi i sessi è stato applicato in tutta la Turchia dal 1934 (incredibile ma vero ben 11 anni prima che in Italia😅)
Elezioni parlamentari
Il sistema elettorale usato per il rinnovo del parlamento è di tipo proporzionale. Il territorio turco è diviso in 87 distretti elettorali. Il numero di deputati che rappresentano ciascun distretto varia in base al rapporto con la popolazione. Ad esempio, Istanbul ha 98 deputati, essendo la città più popolata del Paese, e la capitale Ankara ha 36 parlamentari, mentre le province di Tunceli e Bayburt ne hanno solo 1 per ciascuna.
Furkan ci racconta come sono cambiate le regole dal 2017 al 2022. Se nel 2017 erano state per la prima volta introdotte le coalizioni, la riforma del 2022 ha modificato il modo in cui vengono assegnati i seggi parlamentari per ogni partito. Le nuove regole elettorali non permettono ai partiti appartenenti ad una coalizione di avvalersi, oltre ai propri voti, anche di una quota parte di quelli della coalizione stessa come avveniva invece dal 2017 al 2022.
Elezioni presidenziali
Il sistema elettorale usato per la scelta del Presidente è di tipo maggioritario a due turni. Al primo turno partecipano tutti i candidati che abbiano ottenuto il sostegno di almeno 20 dei 550 parlamentari o almeno 100.000 firme in un determinato periodo di tempo. Tra questi candidati è eletto presidente colui il quale abbia ottenuto almeno il 50%+1 dei voti validi. Nel caso nessuno riesca ad ottenere il 50%+1 dei voti validi, è previsto un secondo turno al quale partecipano i due candidati che hanno ottenuto più voti al primo turno, tra questi è eletto presidente il più votato.