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Mustafa Kemal, nato a Salonicco il 19 maggio 1881 è stato un generale e politico turco, fondatore e primo Presidente della Repubblica turca (1923-1938). È considerato l’eroe nazionale turco, e il padre della Turchia moderna.
“Atatürk 1881-1919”, il nuovo film storico diretto da Mehmet Ada Öztekin, in uscita il 3 Novembre e interpretato da Aras Bulut İynemli, racconta uno spaccato della vita giovanile di Mustafa Kemal Atatürk ossia prima che diventi il padre fondatore della Repubblica di Turchia.
Per i suoi meriti in patria, così come in Europa, è considerato una delle più importanti figure del XX secolo.
Da bambino, Kemal deve fare i conti con gli scontri tra la madre, donna che vive sulla base di tradizioni superate, e il padre, decisamente più aperto al mondo che lo spinge a studiare per essere in grado di tenere testa a chiunque.
Nel 1899 Atatürk si iscrive alla Scuola di guerra di Istanbul, avamposto occidentalista in territorio ottomano, dove ufficiali intermedi e giovani studenti mostrano una grande ammirazione per la Francia e per la tecnologia all'avanguardia della Germania. In seguito, diventato ufficiale di Stato maggiore, Atatürk, nel 1904, viene spedito a Damasco, in Siria, dove si fa apprezzare per la tenacia messa in campo per riportare all'ordine le popolazioni arabe in rivolta, e per la creazione di "Patria e libertà", una piccola società segreta che ben presto entra in contatto con il Comitato Unione e Progresso, la centrale che si oppone apertamente al sultanato a Salonicco.
Nel 1909, la rivoluzione dei Giovani turchi porta alla destituzione del vecchio sultano e alla nomina di uno nuovo, Maometto V; Kemal, però, non è ancora uno dei leader del movimento. In quel periodo, tuttavia, inizia a maturare personalmente i caratteri principali delle sue idee politiche, tra l'estraneità dell'esercito alla politica e la laicità dello Stato.
Nel 1911 fa parte di un corpo di volontari che in Libia combatte contro gli Italiani; più tardi si sposta in Tracia, per affrontare nelle guerre balcaniche i bulgari. La sua consacrazione definitiva, dunque, avviene solo in occasione della Prima Guerra Mondiale.
Ad Atatürk nel 1915 fu affidato il compito di organizzare e comandare la 19ª Divisione assegnata alla Quinta Armata durante la campagna di Gallipoli. Divenne il comandante in prima linea dopo aver anticipato correttamente dove gli alleati avrebbero attaccato e mantenne la sua posizione finché non si ritirarono.
La campagna di Gallipoli, conosciuta anche come campagna dei Dardanelli o battaglia di Çanakkale (dal turco: Çanakkale Savaşı), fu una campagna militare intrapresa nella penisola di Gallipoli dagli Alleati nel corso della prima guerra mondiale per facilitare alla Royal Navy e alla Marine Nationale la forzatura dello stretto dei Dardanelli al fine di occupare Costantinopoli, costringere l'Impero ottomano a uscire dal conflitto e ristabilire le comunicazioni con l'Impero russo attraverso il Mar Nero. L'azione fu studiata in modo da eliminare le fortificazioni avversarie e rilanciare l'assalto navale, ma lo svolgimento delle operazioni non andò come previsto dai comandi alleati. Si è trattato di uno dei più disastrosi insuccessi della Triplice intesa durante l'intera guerra.
La vittoria di Çanakkale e la tenace resistenza dell'impero ottomano, guidato dall'allora 34enne tenente colonnello Mustafa Kemal Atatürk, è considerata come uno degli eventi che hanno dato luogo alla nascita della Turchia moderna.
Atatürk , diventa così l'eroe dei Dardanelli, colui che dà il via, da eroe, al riscatto nazionale turco. Kemal, promosso generale di Brigata, si appresta a conquistare il potere.
Nel 1918 combatté in Palestina al comando della 7ª Armata, di stanza a Nablus. Nel settembre le truppe alleate, più numerose, sfondarono nella battaglia di Megiddo.
Con la sconfitta degli imperi centrali, e l'armistizio siglato il 30 ottobre 1918 che prevedeva lo smembramento dell'Impero ottomano, gli alleati occuparono Costantinopoli, la Tracia orientale e l'Anatolia occidentale. Nel maggio 1919, 20 000 soldati greci sbarcano a Smirne, senza che l'esercito turco potesse intervenire.
Atatürk si fece allora promotore del nazionalismo turco costituendo nel 1919 il Movimento Nazionale Turco di cui fu leader.
Il 10 agosto 1920, il Gran Visir ottomano Damat Ferid Pasha firmò il Trattato di Sèvres, finalizzando i piani per la spartizione dell'Impero Ottomano, comprese le regioni che i nazionalisti turchi consideravano storicamente turche. Atatürk insistette sulla completa indipendenza del Paese e sulla salvaguardia degli interessi della maggioranza turca sul "suolo turco". Kemal convinse la Grande Assemblea Nazionale Turca (GAN) a riunire un esercito nazionale.
L'esercito del GAN affrontò l'esercito del Califfato sostenuto dalle forze di occupazione alleate e aveva il compito immediato di combattere le forze armene nel fronte orientale e le forze greche che avanzavano verso est da Smirne che avevano occupato nel maggio 1919, sul fronte occidentale.
Gli Alleati, ignorando l'entità dei successi di Atatürk, speravano di imporre alla Turchia una versione modificata del Trattato di Sèvres come accordo di pace su Angora, ma la proposta fu respinta. Nell'agosto 1922, Atatürk lanciò un attacco a tutto campo contro le linee greche ad Afyonkarahisar nella battaglia di Dumlupınar, e le forze turche ripresero il controllo di Smirne il 9 settembre 1922.
Grazie a questi successi, Kemal ristabilì l'unità e l'indipendenza della Turchia.
Il 24 luglio 1923, il Trattato di Losanna fu firmato dalle Potenze con il GNA, riconoscendo così quest'ultimo come governo della Turchia.
Il 29 ottobre 1923 fu proclamata la Repubblica di Turchia. Da allora, la Festa della Repubblica è stata celebrata come festa nazionale in quella data.
Mustafa Kemal depose il sultano Maometto VI (1922), divenne Leader del Partito Popolare Repubblicano e fu il primo presidente della Turchia dal 29 ottobre 1923.
Diede vita a una serie di riforme fondamentali dell'ordinamento dello Stato, sulla base di un'ideologia di chiaro stampo occidentalista, nazionalista e avversa al clero musulmano, che da lui prese il nome di kemalismo. Abolì il califfato ( governo monarchico di stampo religioso) e pose le organizzazioni religiose sotto il controllo statale, laicizzò lo Stato, riconobbe la parità dei sessi, istituì il suffragio universale, la domenica come giorno festivo, proibì l'uso del velo islamico alle donne nei locali pubblici (legge abolita solo negli anni 2000, dal governo dell'AKP), adottò l'alfabeto latino, il calendario gregoriano, il sistema metrico decimale e proibì l'uso del fez e del turbante, troppo legati al passato regime, così come la barba per i funzionari pubblici e i baffi alla turca per i militari. Egli stesso prese a vestire in abiti occidentali, ma mantenne temporaneamente l'Islam come religione di Stato, per non turbare eccessivamente i turchi più religiosi. Vi è una controversia relativamente alla posizione personale di Atatürk in materia religiosa. Atatürk generalmente non esprimeva la sua posizione personale sulla religione in maniera diretta e le sue principali dichiarazioni in materia sono in gran parte limitate agli anni 1920. Alcune fonti lo hanno definito musulmano, altre lo hanno definito tendenzialmente irreligioso, agnostico, deista o ateo.
In ambito giuridico, abrogò ogni norma e pena che poteva ricollegarsi alla legge islamica, promulgò un nuovo codice civile, che aveva come modello il codice civile svizzero, e un codice penale basato sul codice italiano dell'epoca, ma mantenne la pena di morte.
Al fine di garantire la stabilità e la sicurezza dello Stato, istituì tuttavia un sistema autoritario, fondato sul partito unico, che sarebbe rimasto in vigore fino a dopo la sua morte. Inoltre, secondo la costituzione kemalista, a guardia della laicità dello Stato contro i possibili tentativi dei movimenti islamici, venne posto lo stesso esercito turco a custode della costituzione, autorizzato anche a colpi di Stato per difendere la secolarizzazione. Nonostante la Turchia fosse rimasta intrinsecamente conservatrice, soprattutto a livello popolare, le riforme di Mustafa Kemal la avvicinarono sensibilmente all'Europa.
Mustafa Kemal si sposò il 29 gennaio 1923 con Lâtife Hanım, la figlia di ricchi commercianti smirnioti che aveva conosciuto l'anno precedente, quando la loro villa era stata requisita come suo quartier generale. La cerimonia di matrimonio si svolse con lei presente, contrariamente alle usanze dell'epoca. Latife, che non portava il velo, lo accompagnò anche nei suoi viaggi ufficiali in Turchia, ed elaborava i suoi discorsi insieme a lui.
Tuttavia, il loro matrimonio non durò a lungo. Dopo un litigio durante il viaggio in Anatolia orientale nell'estate del 1925, Atatürk sciolse unilateralmente il matrimonio il 5 agosto 1925, sempre in conformità con la vecchia legge islamica. Il motivo del fallimento del matrimonio non è mai stato discusso pubblicamente. Né lui né lei si risposarono più.
Per gran parte della sua vita, Atatürk fu un assiduo fumatore e consumatore di alcool, arrivando spesso a bere mezzo litro di rakı (liquore all’anice) al giorno. Già nel 1937 cominciarono a manifestarsi i primi segni che la sua salute stava peggiorando. All'inizio del 1938, durante un viaggio a Yalova, ebbe un malore e fu ricoverato ad Istanbul, dove gli fu diagnosticata la cirrosi epatica. Nei mesi successivi cercò di mantenere il suo stile di vita il più regolare possibile, ma alla fine soccombette alla malattia.
Atatürk morì il 10 novembre 1938 alle 9.05, all'età di 57 anni, nel Palazzo di Dolmabahçe, situato sulla riva del Bosforo, nel quartiere Beşiktaş di Istanbul. Da quel giorno alle 9:05, in tutti i centri abitati della Turchia, il 10 novembre suona una sirena e per un minuto tutti si fermeranno per ricordare il padre fondatore della Repubblica turca.
All’interno del Palazzo Dolmabahçe la stanza dove é morto il primo Presidente della Turchia è rimasta inalterata. Sul letto dove si é spento Mustafa Kemal Atatürk é adagiato un enorme copriletto, ricamato a mano, con i colori della bandiera turca. Tutti gli orologi nell’edificio sono stati lasciati fermi alle ore 9:05.
Ogni 10 novembre il Palazzo Dolmabahçe viene raggiunto, sin dalle prime luci dell’alba, da numerosissime persone che compostamente vengono ad omaggiare il loro “padre della patria”. Molti ad Istanbul alle 9:05 si rivolgono in direzione del palazzo. Un modo per partecipare a quello che é un vero e proprio rito collettivo.
Il suo cadavere riposa nel mausoleo dell'Anitkabir, costruito ad Ankara appositamente per lui, in quella capitale della Turchia repubblicana che egli creò. Il cognome Atatürk, che significa Padre dei Turchi, gli è stato assegnato nel 1934 tramite apposito decreto del Parlamento della Repubblica, in conseguenza dell'obbligo (da lui stesso stabilito) di adottare - come nel mondo occidentale - cognomi di famiglia regolari assenti nella tradizione turco-ottomana.
Mustafa Kemal è ancora oggi oggetto e idolo di una religione civile in Turchia (basti pensare che è reato insultarlo) ed ha lasciato dietro di sé un'eredità tanto controversa quanto profonda inerente il rapporto difficile tra l'universalismo tipico della civiltà occidentale e le culture orientali.
Se vi capita di andare in Turchia noterete che non esiste negozio o locale in cui non sia appesa una sua foto.
Sarà davvero una dura prova per Aras Bulut İynemli interpretare questo eroe immortale e riuscire a conquistare i cuori dei turchi sostenendo il confronto. In bocca al lupo a lui e buona visione a noi 😊.
Vi do appuntamento alle prossime puntate della nostra rubrica “Chicche, tradizioni e curiosità dalla Turchia ”
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Oggi in Turchia si celebra il “19 Mayıs Atatürk'ü Anma, Gençlik ve Spor Bayramı” (19 Maggio, Commemorazione di Atatürk, Giornata della Gioventù e dello Sport).
Avrete visto,infatti, che molti attori postano storie e immagini relative a questa festa.
Si tratta di una festività ufficiale della Repubblica di Turchia celebrata ogni anno il 19 maggio.
Il 19 maggio 1919, Mustafa Kemal Atatürk salpò per Samsun con il traghetto Bandırma, e questo giorno è considerato il giorno in cui iniziò la guerra d'indipendenza turca contro l'occupazione delle Potenze Alleate. La festa, che per molti anni è stata celebrata con il nome di "Giornata della gioventù e dello sport", è stata rinominata "19 maggio, Commemorazione di Atatürk, Giornata della gioventù e dello sport" con la modifica apportata dall'allora presidente Kenan Evren nel 1981, dichiarato Anno di Atatürk.
La prima celebrazione di questa festività a Samsun nel 1926 con il nome di Giornata di Gazi, ed è stata ufficializzata il 24 maggio 1935 con il nome di “Giornata di Atatürk”. La prima celebrazione tenutasi allo Stadio Fenerbahçe con le iniziative del Beşiktaş, ha trasformato il 19 maggio in una giornata sportiva con la partecipazione di centinaia di atleti del Galatasaray e del Fenerbahçe. Intervenendo al Congresso dello Sport tenutosi qualche tempo dopo questo evento, il membro fondatore del Beşiktaş Ahmet Fetgeri Aşeni propose che la celebre “Giornata di Atatürk” si tenesse ogni anno con il nome di "19 maggio, Giornata della Gioventù e dello Sport", in modo che potesse essere attribuita a tutta la gioventù. Questa proposta, votata al congresso, fu accettata e divenne legge con l'approvazione di Atatürk. Il 19 maggio fu rinominato "Giornata della Gioventù e dello Sport" con la legge del 20 giugno 1938.
Dopo il colpo di Stato del 12 settembre 1980, il Consiglio di Sicurezza Nazionale, guidato da Kenan Evren, dichiarò il 1981, anno del centenario della nascita di Mustafa Kemal Atatürk, Anno di Atatürk.
Nell'ambito delle celebrazioni, il nome della "Giornata della gioventù e dello sport" è stato cambiato in "19 maggio, Commemorazione di Atatürk, Giornata della gioventù e dello sport".
Ogni anno la festa viene celebrata con esibizioni sportive e cerimonie in tutta la Turchia. Una bandiera gigante, chiamata "Sevgi Bayrağı" ("Bandiera dell'Amore”) con sopra la scritta "Gençlikten Atatürk Sevgisiyle Cumhurbaşkanına" ("Dai giovani al Presidente con l'amore di Atatürk"), viene portata a riva dal molo di Tütün sulla Strada dell'Indipendenza e consegnata al governatore di Samsun. La bandiera viene poi consegnata ai giovani atleti per essere presentata al Presidente della Repubblica. Dopo aver viaggiato da Samsun ad Amasya, Tokat, Sivas, Erzincan, Erzurum, Kayseri, Nevşehir, Kırşehir e Kırıkkale, la bandiera viene presentata al Presidente ad Ankara durante le cerimonie del 19 maggio.
Atatürk dedicò questa festa alla gioventù turca poiché ha sempre creduto che la forza di una nazione risieda nei suoi giovani. Famosa la sua frase "Bütün ümidim gençliktedir" (Tutta la mia speranza è riposta nei giovani).
Il suo discorso ai giovani di cui vi riporto il testo qui di seguito ne è la dimostrazione ed è secondo me molto attuale.
Discorso ai giovani
"O giovani turchi! Il vostro primo dovere è quello di preservare e difendere per sempre l'indipendenza e la Repubblica turca. Questo è l'unico fondamento della vostra esistenza e del vostro futuro. Questo fondamento è il vostro tesoro più prezioso. Anche in futuro, ci saranno nemici interni ed esterni che vorranno privarvi di questo tesoro.
Se un giorno sarete costretti a difendere la vostra indipendenza e la Repubblica, non penserete alle possibilità e alle condizioni della situazione in cui vi troverete per affrontare il compito! Queste possibilità e condizioni potrebbero rivelarsi di natura molto sfavorevole. I nemici che attenteranno alla vostra indipendenza e alla vostra repubblica potrebbero essere i rappresentanti di una vittoria senza precedenti in tutto il mondo.
Con la forza e la frode, tutti i castelli dell'amata patria potrebbero essere stati conquistati, tutti i cantieri navali potrebbero essere entrati, tutti gli eserciti potrebbero essere stati sciolti e ogni angolo del Paese potrebbe essere stato occupato. Ancor più grave di tutte queste condizioni, i detentori del potere all'interno del Paese possono trovarsi in uno stato di ignoranza, di traviamento e persino di tradimento. Questi detentori del potere possono persino allineare i loro interessi personali con le ambizioni politiche degli invasori. La nazione potrebbe cadere nella povertà e nell'indigenza.
O figlio del futuro turco! Anche in queste condizioni e circostanze, il tuo dovere è quello di salvare l'indipendenza e la repubblica turca!
Il potere di cui hai bisogno è nel sangue nobile che hai nelle vene!
Mustafa Kemal Atatürk”