Abbiamo voluto selezionare le recensioni più belle fatte dai fans italiani e postate sulla nostra community.
N.B. ogni recensione corrisponde ad una percezione personale del singolo, e non è mai una verità assoluta.
POSSIBILI SPOILER!!!!!
La recensione di Furkan Andic Italia:
Premessa: non appena abbiamo saputo di questo nuovo progetto, avevamo cercato ovunque informazioni sul libro da cui è tratto, quindi sapevamo praticamente la storia (del libro) a memoria. Addirittura abbiamo trovato online parte di capitoli, che abbiamo letto.
In realtà il film è solo ispirato al libro di Hüseyin Rahmi Gürpınar ma, soprattutto nella seconda metà, è completamente differente e siamo rimaste molto sorprese soprattutto nel vedere come hanno modificato il ruolo di Nefi (Furkan).
Cadi è piuttosto lontano per tipologia, al classico genere horror. E' più un thriller dal carattere "fantasy", con ambientazioni d'epoca.
Sapevamo, dalle numerose interviste di Furkan, che il film si sarebbe sviluppato da un punto di vista psicologico ma non ci aspettavamo alcune delle scene e, vedere Furkan in preda ad uno sdoppiamento di personalità così esplicito, ci ha colpito parecchio.
Ora capiamo tutto l'entusiasmo che ha dimostrato nel promuovere il suo personaggio, dato il suo interesse nei confronti della psicologia, che ha più volte espresso e ha ribadito anche nelle ultime interviste.
Le scene della psicoanalisi ci hanno particolarmente scosso ma hanno messo in evidenza le sue enormi capacità recitative.
La tensione costante, mista a sincera curiosità, percepite per quasi tutta la durata del film, sono stati uno stimolo, per nulla scontato, che ci ha spinto ad assaporare ogni attimo, senza mai perdere attenzione ed entusiasmo.
Non solo Nasit Nefi ci ha tenuto con il fiato sospeso, ma tutti i personaggi.
E' stato un film che ci ha stupito, che probabilmente, non avremmo guardato, ma che abbiamo apprezzato nella sua complessità e particolarità.
Insomma CADI ci ha stregato, in tutti i sensi.
Grazia Farida Benvegna - 02/02/2025
Titolo: Ho apprezzato il procedere lento
Un film che mescola il fantastico con il mistero cercando di mettere in scena aspetti del soprannaturale concepito come prodotto del “pensiero irragionevole” che si sviluppa attorno ad entità, spiriti, eventi in contrasto con i dati più immediati della realtà. Tutto questo conduce poi alle forme mutevoli della psicopatologia, dove per l’inconscio è tutto lecito tranne articolare l’io in uno spazio chiaro e disteso.
Eccoci nelle atmosfere cupe delle stanze e dei corridoi, nella sottile percezione di angoscia che si associa ad un vissuto di inquietudine e mistero. Si sente il brivido di una vita interiore (transitandogli accanto) franata, destinata a diventare sempre più profonda, intimamente intrecciata alla non ragione, all’irrazionale.
Ho apprezzato il procedere lento. La sensazione di volersi fermare il più a lungo possibile nel clima psicologico dei suoni, del silenzio, dei colori, della musica, forse nasce con il desiderio di sostare in un’attesa (rivelatrice), ed essere stimolata dalle frontiere incerte, sfumate, nei luoghi più enigmatici dell’Essere a guardare (dentro) ciò che non si conosce.
Gli attori meritano il massimo elogio. Complimenti a Furkan nel sapersi calare in un personaggio così ambiguo, oscuro e complesso e risultare assolutamente credibile.
Si sente e patisce il peso dell’armatura apparentemente sicura in cui un essere umano in tutta la sua fragilità e piccolezza si rifugia per dimenticare… Ma anche lo sforzo di un Io che cerca timidamente e vergognosamente di farsi spazio tra potenti ricordi e verità disseminate quando la coscienza sembra finalmente aprirsi ad una fioca luce.
Il finale a mio parere giusto e commovente, senza grandi guizzi e nulla di definitivo, scivola via lentamente attraverso l’estasi di Nefi: questa è una donna che mi perdonerà… e sulle le note emotive di Fikriye: … dovremmo abbracciare queste ferite… dobbiamo avere il coraggio di parlare con loro.
Valentina Rossi - 23/01/2025
Titolo: vedendolo ho avuto un flashback
Già dai commenti sapevo che mi avrebbe riaperto un cassetto della memoria e vedendolo ho avuto un flashback , ho rivissuto tutto come allora stesse sensazioni e paure, mi sono rivista in Fikriye perché come lei ho agito allo stesso modo.
Film bellissimo costumi fantastici bella la scenografia belle le musiche, Furkan a mio avviso in questo ruolo è stato veramente strepitoso, un attore è veramente bravo quando non si limita a fingere di essere un personaggio, ma diventa quel personaggio e qui si è superato. Gli auguro tanta strada nel mondo dello spettacolo perché è veramente un attore a 360°.
Cinzia Chiarello - 23/01/2025
Titolo: Questo capolavoro ha superato tutte le mie aspettative
Questo capolavoro ha superato tutte le mie aspettative, perché adoro questo genere di film .
Furkan è stato a dir poco Superlativo bravissimo nella sua perfetta interpretazione soprattutto nelle sue diverse personalità un lato psicologico che tocca nel profondo, emozionante pieno di suspense, intrighi e tanta tensione.
Film meraviglioso tutti bravi 😍😍👏👏👏
Rita Chiovitti - 22/01/2025 ore 14:42
Titolo: VI CONSIGLIO DI VEDERLO AL PIÙ PRESTO
Cosa dire
FURKAN STREPITOSO
FILM STREPITOSO
PIENO DI SUSPENSE
CAST INEGUAGLIABILE
Per chi non lo avesse ancora visto
VI CONSIGLIO DI VEDERLO AL PIÙ PRESTO
Simona Fortunato - 21/01/2025 ore 13:33
Titolo: Mi ha spiazzato
Mi ha spiazzato ... dovrò rivederlo un'altra vola sicuramente... genere diverso psicologico un po' inquietante... senza spoilerare devo ancora capire se mi è piaciuto. Di sicuro lui bravissimo una interpretazione magistrale e poi bellissimo.
Francesca Calaresu - 19/01/2025 ore 12:57
Titolo: Pathos
Ho avvertito grande pathos , mi ha tenuto con il fiato sospeso dall' inizio alla fine. Mi ha colpito il fatto che la governante avesse il pieno controllo della mente e delle paure di Nefi , al punto tale di piantare il seme della Strega in lui , era una sorta di guardiano , tanto è vero che durante la seduta di ipnosi, si è vista sfuggire dalle sue mani il controllo e potere che esercitava su di lui tanto da farla intervenire per interrompere la seduta stessa.
Le molteplici personalità di Nefi (Furkan Andıç) sono frutto dei traumi e soprusi subiti dall' infanzia, e il fatto che si tenessero chiuse le porte di alcune stanze , rappresentavano i meandri della sua mente dove si rifugiavano le sue paure , traumi e ricordi spiacevoli. Lui e stato vittima e carnefice di se stesso.
Fikriye ( Buse Meral) ha dimostrato un grande coraggio a voler scoprire e mettere in luce tutta la verità , e salvare Nefi dalla sua stessa follia, e soprattutto è riuscita a non farsi trascinare nelle sabbie mobili della mente di Nefi ,(come precedentemente fatto da altre donne che lui stesso ha ucciso) si è affidata completamente alle competenze del medico dottor Mesmer .
Questo film ci fa da specchio e ci mette in contatto con le nostre paure più grandi che sono , perdere il controllo della nostra vita , la paura della morte e di dover dimostrare sempre qualcosa agli altri, e soprattutto quanto il padre lo abbia fortemente condizionato al punto tale di portarlo ad autopunirsi, a macchiarsi di alcuni crimini,e crearsi nemici immaginari.
Buse Meral ha fatto un' interpretazione magistrale, e Furkan Andıç è stato superlativo, è riuscito a calarsi perfettamente nel personaggio, e in particolare nella scena della seduta ipnotica ha dato prova di grande interpretazione, si è superato !!!
Ho notato la grande duttilità di Furkan Andıç, capace di passare da una commedia sentimentale, al comico , al drammatico e ad un thriller psicologico con estrema facilità, è in grado di trasmettere tutte le emozioni e questo per un ragazzo che ha soli 35 anni denota la sua grande passione e applicazione alla professione che svolge in maniera sublime.
Silvia Gatto - 18/01/2025 ore 20:59
Titolo: Dovevano approfondire la storia d'amore
Furkan bravissimo come sempre anche in un ruolo più profondo! Unica cosa mi sarebbe piaciuto che la sceneggiatura desse più spazio a raccontare il rapporto che si crea fra i due, perché lei si batte tanto per salvare un marito obbligata a sposare, perché lui si lascia guidare da lei verso la guarigione! Sicuramente si innamorano ma nel film veramente questa parte non mi è arrivata
Immacolata Perna - 18/01/2025 ore 13:25
Titolo: Regista troppo giovane. Niente testa, niente coda, poco incisivo...ma mi è piaciuto.
Cosa dire🤔. X me il film poteva durare anche 3 ore la parte iniziale secondo me non è stata sviluppata abbastanza, è come se non avesse una testa ma che fosse arrivato subito al corpo centrale del film ed è su cui è incentrata tutta la storia. Ci si rende conto da subito di chi sia veramente la strega, anche quando lui cambia la voce si capisce di una doppia personalità. Lui è stato molto bravo ma la protagonista principale è lei. Il film gira intorno al suo ruolo e soprattutto nel scoprire la verità in quanto anche lei si sente minacciata. Anche il finale x me è stato poco incisivo. Un bel film ma poteva essere perfetto se non avessero ridotto i tempi, avrebbero dovuto sviluppare di più sia la parte iniziale che finale, anche xke il film non risulta pesante, scorre facilmente tenendoti attaccato al video senza difficolta'. Ho notato che il regista è molto giovane e che è un genere di film nuovo da gestire. Sarei curiosa di leggere il libro.
Rita Catania - 17/01/2025 ore 22:27
Titolo: sorprendente!
Finalmente sono riuscita a vedere Cadi, che dire veramente sorprendente!
Ho potuto vedere Cadi , la mia curiosità era tanta , e devo dire che le mie aspettative sono state premiate:
Cadi (strega) è un film turco diverso tra quelli che ho visto ....non è solo drammatico , ma a tratti assomiglia ad un horror misto a mistero e suspance che alimenta la curiosità dello spettatore che lo fa stare con il fiato sospeso fino alla fine e capire cosa rende spaventosa la villa nella quale si svolge il racconto con i suoi aspetti tetri e bui che rende il tutto pauroso.....
In realtà la prima parte del film sembra orientarsi verso l'occultismo e invece si svela ad un viaggio interiore, che grazie alla giovane moglie tenace a capire cosa porta il marito ad avere due entità......e cosa lo tormenta .
Il rivolgersi ad un esperto di ipnosi fa sì che il marito Nasit Nefi (Furkan) sottoponendosi all'ipnosi emergono tutti gli orrori che da bambino aveva subito da un padre padrone molto severo con metodi educativi discutibili , tanto che se li ritrova gli effetti negativi anche in età adulta , e questo spiega il dramma e l'orrore che lo porta quasi ad apparire pazzo e bipolare ....In questo film evince l'amore , perché grazie a questo che la giovane moglie non scappa dalla situazione , ma anzi si fa coraggio e sarà da aiuto a svelare i veri spettri e i cattivi della situazione....
È un film che non delude perché è interpretato da validissimi attori e Furkan riesce in tutti i ruoli che finora gli sono stati dati......il dramma horror lo ha reso molto credibile .
Roberta Gianni - 17/01/2025 ore 9:30
Titolo: decisamente una piacevole sorpresa
Finalmente sono riuscita a vedere Cadi, che dire veramente sorprendente!
Mi aspettavo sinceramente una cosa diversa.
Le premesse erano:
- un film in costume
- una strega
- una vecchia villa cupa stile film horror
...e invece...
mai mi sarei aspettata di vedere Furkan in un ruolo così intenso e introspettivo. Senza raccontare di più per non fare spoiler, decisamente una piacevole sorpresa
Francesca Caruso - 16/01/2025 ore 15:38
Titolo: un film eccezionale ❤💯
Premetto che già essendo un film ambientato in un altra epoca e quindi caratterizzato da costumi linguaggio propri della stessa, già è una cosa che mi piace tantissimo visto che adoro questo genere di film. La trama avvincente avvolta da un mistero ma che nasconde la grande sofferenza del protagonista , il nostro amato Furkan, che devo dire con questa interpretazione veramente è stato impeccabile, è sempre uno straordinario attore, ma questo film secondo il mio parere lo esalta veramente tanto. Ritornando alla trama mi ha affascinato molto anche la storia della coprotagonista Buse , una donna coraggiosa inizialmente spaventata, condizionata da questi racconti inquietanti che avvolgevano l' intera vita di quest' uomo ,diventato suo marito, e della sua villa, bella e inquietante allo stesso tempo. Non ci sta affronta le sue paure e cerca di aiutare a tutti i costi quest uomo ferito nel profondo. Insomma un film eccezionale ❤💯 La tristezza che ho provato guardando la scena finale mi ha turbato... avrei voluto abbracciare quell' uomo, quel bambino impaurito al quale era stato fatto tanto male al punto di portarlo alla pazzia. Ma nella mia infinita fantasia immagino un sequel dove lui ha in parte sanato le sue ferite e vive nell' amore di sua moglie e dei suoi figli 🥰❤❤
Lorella Delfine - 16/01/2025 ore 15:05
Titolo: Un film straordinario, curato nei particolari
Parlare della recitazione superlativa di tutti gli attori protagonisti e coprotagonisti sarebbe superfluo, lo avete già fatto in tante. La location, già nota per altre dizi, ci accoglie tra le sue stanze buie e piene di mistero lasciandoci in attesa che tutto si compia.
Un film straordinario, curato nei particolari che esprime tutto "il peso" del periodo storico in cui è ambientato.
Spoiler:
Ammetto che nonostante non l'avessi ancora visto non ho resistito agli spoiler, ma questo mi ha permesso di concentrarmi sui risvolti psicologici di Nasit (grandissimo Furkan) e sulla forza e razionalità di Fikriye (meravigliosa Buse). Un film incentrato sulla pazzia, sull'inconscio che emerge raccontando storie di maltrattamenti e torture, di un padre pazzo a sua volta e di una madre suicida: quanto può resistere un bambino la cui vita è racchiusa in un giardino? Gli alberi di Giuda, di cui il giardino è pieno, rappresentano il tradimento perpetrato dal padre e dalla madre alla sua infanzia. La presenza di Fikriye spezzerà l'alone di magia e mistero amplificato dalla lugubrita' della casa, dall'operosità del personale di servizio, dalle preghiere e candele accese (che di notte fanno un certo effetto). Fikriye, per ben due volte, viene "ceduta" in sposa per forza e necessità. Affronta il suo destino accettando quel vedovo con figli, sperando di costruire una famiglia con determinazione. Non è chiara la conclusione, il finale "aperto" (io l'ho inteso così) mi lascia immaginare una famiglia che a distanza di anni si riunisce scevra dagli spettri del passato.
Una riflessione su quanto i comportamenti e scelte dei genitori possano ripercuotersi sulla vita dei figli.
Cinzia Napolitano - 16/01/2025 ore 14:53
Titolo: Furkan è stato stratosferico
Ho guardato Cadì, devo dire che con me ha colto nel segno perché io amo quel genere di film 👏👏ma devo dire che Furkan è stato stratosferico molto ma molto bravo lui e tt lo staff hanno recitato molto bene 😊😊comunque io devo dire che questo ragazzo così giovane avrà una carriera molto bella 🤞🤞in oltre è molto intelligente oltre ad essere bello🥰🥰 Furkan Andic ti auguro tt il meglio🥳🥳ti meriti tt la carriera di questo mondo ❤️❤️🧿🧿
Angela Capriulo - 15/01/2025 ore 18:36
Titolo: un film di una profondità e intensità notevoli
CADI è un film di una profondità e intensità notevoli: un thriller psicologico ambientato a Istanbul, durante il periodo del Sultano Abdulhami ll.
Tratta la dinamica situazione comportamentale di Nefi, personaggio psicologicamente instabile, tormentato da ricordi infelici che hanno traumatizzato la sua infanzia, quando a soli cinque anni, il padre Haidar, uomo all'antica, lo torturava, lo tormentava nella convinzione di pulirlo, purificarlo per prepararlo alla vita.
La mamma, anche lei tormentata, si era impiccata nel giardino tra gli alberi di Giuda.
La governante Irfan, donna troppo "metodica", avvelena il padre per proteggere il piccolo Nefi che lei accudisce come un figlio.
Nefi ormai è diviso in molteplici personalità (signor Sinasi - Nefi Nashit), in lui c'è il bambino tormentato, la strega, il diavolo.
A salvarlo sarà Fiķriye, ultima moglie, donna sensata e illuminata che riesce a dominarlo, a farsi amare e, conquistando la sua fiducia, lo convince a sottoporsi alle cure di Anton Mesmer, studioso ipnotizzatore venuto da Parigi.
Mesmer riesce in due sedute ipnotiche a liberarlo dai ricordi infelici e dalla "strega" malefica e distruttiva, creatura escogitata dalla governante per coprire i misfatti suoi e quelli di Nefi, suo protetto.
Ormai libero, come un uccello, Nefi non deve avere più paura, ma deve completare la sua guarigione in un ospedale psichiatrico.
Qui, con animo placato, spera nell'amore e nel perdono di Fikriye , perché quando la scintilla dell'emozione si spegne, il legame non è più radicato nei sentimenti, ma nelle ferite che aiutano a discernere ciò che è vero da ciò che è falso.
A sottolineare tutta la vicenda vi è la musica, i colori e un'ambientazione scenografica più che adeguata, in cui emergono i colori scuri volti a evidenziare la drammaticità di alcuni momenti ( cantina, stanze chiuse, pozzo, scene pressoché buie o a luce di candele, temporali violenti e inquietanti,...).
Inutile dire che Nefi è magistralmente interpretato da Furkan, che conferma la sua poliedricità di attore a 360 gradi, invece Fikriye è rappresentata da Buse Meral, giovane attrice e validissima interprete.
Vincenza Pellino - 15/01/2025 ore 15:39
Titolo: è un film che viene voglia di rivedere
Da subito sono rimasta stupefatta per la trama e per come Furkan si sia immedesimato in modo a dir poco sublime nel ruolo! Ha reso la storia ancora più interessante, data la delicatezza degli argomenti trattati! Certamente tutto il cast è stato bravissimo, la riuscita di un film dipende sicuro da tutti quelli che ne fanno parte, ma la bravura di un attore può fare la differenza e lui davvero è proprio il top, ende tutto come se fosse reale. Gli auguro di ricevere sempre di più dei meriti.Mi riprometto di riguardarlo perché sono sicura che mi sono persa qualche sfumatura importante del film. Non sempre sono riuscita a leggere nei dettagli perché mi soffermavo più a guardare la loro recitazione, i loro abiti, l'ambiente. Tutto mi affascinava tantissimo e in tanto i sottotitoli scorrevano lo stesso😊. Comunque è un film che viene voglia di rivedere.
Milena Locati - 15/01/2025 ore 15:14
Titolo: più che una storia, è un viaggio all'interno del passato
Cadi 🪄 🪄
Quando era uscito in Turchia sapevo del grande successo riscontrato e ora mi spiego il perché....
Un film che, come Kara Tahta, non è per tutti perché, più che una storia, è un viaggio all'interno del passato più o meno bello che sicuramente caratterizza e ci ha fatto diventare quello che ognuno di noi è oggi.
Non mi piace leggere recensioni o anticipazioni per non esserne influenzata, vi dico solo che dal titolo mi ero immaginata tutta un'altra storia..... Vi dico solo che pensavo che Cadi 🪄🪄la “strega” fosse Fikriye… invece….
Un film minimal nelle scenografie con grande attenzione a costumi e musiche (menzione speciale a Ercüment Orkut che le ha composte 👏🏼👏🏼 e già nella mia playlist) che mettono in risalto gli attori e le sensazioni più che la storia.
Cadi, semplicemente un film che mai avrei pensato di vedere perché ben lontano dai miei gusti ma che invece, sorprendentemente, mi ha coinvolto da subito.
Un film minimal nelle scenografie ben curate e particolareggiate, ma con una netta contrapposizione di tinte che vanno dal chiaro della luce piena e solare, allo scuro dove però spicca quasi sempre un lumicino. Una fiammella tremolante che irrompe nel nero quasi a simboleggiare la sottile linea che distingue realtà e follia.
Un chiaro scuro dove oltre alla luce spesso risaltano in maniera netta gli abiti particolareggiati (qui una menzione alla costumista è d'obbligo) che caratterizzano i colori dell'animo di ogni personaggio e dove i colori sono usati pressoché in maniera esclusiva in Fikriye.
Colori scuri ma vivaci che sembravano essere il simbolo della speranza nella lucida follia fra il bianco e nero dei vestiti e della follia di Nefi in bilico fra sogno e realtà
LEI Fikriye, eterea e timorosa vedova bambina, data in sposa per soldi a quel vedovo, rude e solitario, di nome Nefe da losche figure femminili, che da sole potevano valere già il titolo del film.
Lei, così piccola e restia al comando, per amore si scopre forte e determinata tanto da trovarsi al bivio: scoprire la verità o cedere all'oblio della pazzia.
La VILLA, che fa da ambientazione al film, con le sue tinte cupe non fa che amplificare tutte le dicerie e sottilinea lo stato d’animo tormentato della “Cadi” che si aggira nella casa.
Un luogo che sembra vedere il sole e la serenità solo nel rincorrersi giocoso dei figli di Nefe.
Un luogo che, come l’animo umano, ha stanze spesso chiuse a chiave che nascondono un passato vicino ed uno lontano pesante. Stanze che verranno aperte solo grazie alla determinazione di Fikryie nel voler sapere.
LUI, protagonista strepitoso di questo film, con un “bipolarismo” che parte dal suo doppio nome: Naşit Nefi.
Il piccolo Nasit, piccolo bambino di 5 anni orfano di madre, rinchiude le sue paure e l’orrore subito nel buio del pozzo, dove il padre padrone lo segregava anche metodi correttivi violenti, con il pretesto di forgiarlo nel carattere.
Il Nefi adulto che, sigillando gli orrori dell'infanzia, trova lo spazio per un amore smisurato e un senso di protezione verso sui bambini, tanto da difenderli ad ogni costo.
In questo bipolarismo Nefi a volte veniva sopraffatto dai ricordi e dai rimorsi, tanto da fare vagare Cadi fra le stanze oscure della mente e, fisicamente della villa, in bilico fra le ombre di un passato doloroso (il padre e la moglie morta) e la necessità di dimostrare il suo amore (i dolcetti per i figli) con la complicità/copertura della governate.
Così come gli specchi che nel film riflettono e moltiplicano la stessa figura di Nefi, la sua doppia personalità è talmente “perfetta” da ingannare lo spettatore, e non solo, per gran parte del film.
Solo l'amore verso Fikriye riuscirà a scalfire la sua corazza e a prenderlo per mano per dargli il coraggio di fare i conti col suo passato.
Il finale non proprio esplicito, mi ha lasciato un po' così perchè l’ho letto in chiave malinconica...... Nefi sconsolato e assorto nell’ospedale psichiatrico, consapevole della sua malattia, vede attraverso le grate di una finestra del giardino lei. Lei che fa un lieve sorriso e un accenno di saluto con la mano... Lui che ricambia con un timido saluto fra le foglie di un albero… Lui nell'ospedale psichiatrico solitario e triste con quella veste bianca, seduto nel giardino evade programmando il futuro. Un futuro nella villa, con i bimbi che corrono in giardino e con lei, Fikryie che lo ama e lo ha perdonato…. Sogno o realtà??? l'ho visto come un sogno perché il finale di Fikriye è .... lei seduta sola in giardino con accanto una sedia vuota, mentre i bimbi si rincorrono in giardino. Lei scrive che sul suo diario scrive in modo lucido la realtà dei fatti…ogni volta si trasformava in una strega, noi non gli facevamo bene…… l’amore è una maledizione e dopo la scintilla l’emozione si spegne....
❤️❤️Ovviamente il film è consigliatissimo anche alle più paurose e lasciatemi solo aggiungere...
Caro Furkan,
Da ultimo ti dico che non avrei mai e poi mai visto Cadi, un thriller/horror con ambientazione storica perché non rientra nei miei gusti….. quindi Grazie 🙏🏼 perché se non ci fossi stato tu fra gli attori, me lo sarei perso!🪄🪄
Grazia Curseri- 15/01/2025 ore 13:35
Titolo: mentre guardavo il film sono stata investita da diverse sensazioni
A me è piaciuto moltissimo, o visto un Furkan strepitoso, sublime,, bravissimo attore ogni suo lavoro e un capolavoro ma questo li a superati tutti. Ogni volta diventa sempre più bravo🥰... spero che questo film abbia molti premi e che Furkan possa vincere un Oscar come miglior attore. In questi giorni ho letto varie recensioni, e devo dire che alcuni di voi anno scritto delle bellissime recensioni ,ed è per quello che ho provato a vedere il film ..... mentre guardavo il film sono stata investita da diverse sensazioni ......un grandissimo grazie va a tutto lo staff di questo meraviglioso gruppo, ... grazie mille e ancora grazie.....👏👏👏👏
Non sono capace di fare una recensione e nemmeno so scrivere bene, ma quello che o scritto lo penso per davvero dal profondo del mio cuore ❤️ ❤️ ❤️ ❤️
Teresa Annunziata - 14/01/2025 ore 21:40
Titolo: Furkan, grandioso è dir poco 🔝
Un film spettacolare ed un cast eccezionale ❤️
Spero vivamente che abbia tutto il successo che merita!!!
Nefi, un uomo con un grave disturbo mentale, causatogli da suo padre che lo ha tormentato, traumatizzato fin da quando era piccolo 😥
Persone in casa che pur sapendo, non solo zittiscono, ma travisano la realtà 😫 poi l' arrivo di Fikryie, promessa sposa di Nefi, una ragazza molto coraggiosa che va a fondo di questa storia e fa di tutto per risolvere.
L'interpretazione di Furkan ( grandioso è dir poco 🔝🔝) nelle sue varie personalità❣️
Tra le tematiche affrontate quella che mi ha colpito di più è vedere fin dove si può spingere la violenza psicologica ... E cosa e quanto può causare, danni davvero irreparabili 😔😔
Lorena Cumia Luca Mattina - 14/01/2025 ore 17:55
Titolo: rimarrete davvero sbalorditi!
Allora che dire ero partita sin dall'inizio con il pensiero se vedere o no questo film perché io non amo particolarmente questi generi ambientati nell'epoca e poi dai trailer mi sembrava qualcosa di inquietante e un pó spaventoso ma comunque mi sono detta per Furkan faccio un eccezione! E devo dire che ho fatto bene e mi sono ricreduta é un film fantastico non fa paura anzi ti fa venire voglia di andare avanti, ti incuriosisce sempre di più, ti porta in un viaggio all'interno del personaggio Nefi dove ti porta alla scoperta delle sue paure più oscure, davvero molto molto bello.
Attori bravissimi anche l'attrice Buse Meral, ma la cosa che mi ha sorpreso ancora di più che qui Furkan si è davvero superato, ho visto quasi tutte le sue serie e film dalle commedie romantiche a quelle drammatiche insomma l'ho visto in tutte le sue sfumature ma non ho mai visto un Furkan così impeccabile per me personalmente è da Oscar e non lo dico solo perché amo Furkan come attore lo dico davvero ha fatto un interpretazione del personaggio fantastica sono davvero rimasta colpita guardatelo e non ve ne pentirete anzi rimarrete davvero sbalorditi!
Marika Piccolo - 14/01/2025 ore 17:47
Titolo: Una storia interessante e complessa
Ho visto con estremo interesse e piacere questo film.
I thriller psicologici sono un genere che amo e, ovviamente, questo l'ho visto subito.
Non capisco perché ma mi ero convinta che il personaggio di Nefi non fosse l'anello centrale ed invece.....è stata una bella sorpresa.
Una storia interessante, complessa per l' insieme dei personaggi coinvolti ognuno con le proprie colpe e le sue motivazioni:
Nefi: rabbia paura, amore, sottomissione al padre, fragilità
Governante: affetto eccessivo anzi… malato, tale da portarla a commettere un omicidio e poi ad assecondare le azioni di colui che per lei era un figlio.
Servitù: ignoranza, paura, superstizione ma anche fedeltà al “padrone”
Salime: colei che unita dal legame di sangue con Nefi , crede in Fikryie e le da l'aiuto risolutivo.
Un posto a parte merita il personaggio interpretato da Buse.
Fikryie ha una forza di volontà eccezionale, che, accompagnata dall’ amore e dalla voglia di verità, la fa reagire e vincere le paure.
Una donna catapultata - suo malgrado - in una realtà sconosciuta, determinata a vivere con normalità sia il ruolo di moglie che di madre, e ciò la rende forte.
Un bellissimo ruolo interpretato benissimo, non posso che dire: brava!
Nefi: bellissimo ruolo, bellissima interpretazione.
Il Nefi che - a mio avviso- ha percepito l'amore di Fikryie, e per lei accetta di sottoporsi a sedute di ipnosi, "cura" all'epoca poco conosciuta come valida eppure .....
Il punto in cui ho iniziato a dubitare di Nefi è la scena in barca , enigmatico lui, magnifica la reazione di lei.
La parte preferita e per me interpretata in modo meraviglioso è stata l'ultima quando vede la moglie attraverso la grata , e la certezza di un nuovo inizio con l’accettazione di quanto accadutogli grazie alla moglie e certo del suo perdono e del suo amore che gli hanno dato la forza per farcela.
Costumi bellissimi tutti, come non apprezzare quelli di Furkan, il bianco gli dona particolarmente rendendolo un perfetto gentleman ottocentesco.
Nella parte finale in cui emergono le fragilità umane e le angherie inflitte e subite da Nefi/bimbo con le tremende ripercussioni su Nefi/adulto, mi hanno fatto pensare a quanto sempre più spesso viviamo nella nostra realtà, in cui questi efferati omicidi non possono non avere radici nel passato di chi li commette e – a volte – anche di chi subisce.
Antonella Currà - 14/01/2025 ore 17:47
Titolo: "De gustibus"
Ho visto ieri sera il film Cadi. Un thriller il mio genere di film preferito.
Ci ho pensato molto prima di fare questa recensione, perché sinceramente mi aspettavo un film tutt'altro che questo .
Quello che ho visto è tale e quale al film "Rebecca la prima moglie" ...la casa, la scogliera ,la scena in barca, la governante artefice di tutto ,persino la copertura degli specchi e la mancanza di foto della moglie /i precedenti in casa . Sinceramente (parlo per me) neanche l'interpretazione di Furkan trovo così magistrale (parlo di interpretazione eh) sia chiaro non l'ho visto tanto coinvolto in questo ruolo ...a me, e ripeto (parlo per me) mi è piaciuto di più in 39 gradi, (stupendo Fatih) ...Il personaggio migliore di Furkan per ora "tra tutti i lavori che ho visto"resta Savaş in Meryem (cucito a pennello per lui ) ...anche se il mio personaggio preferito rimane Sinan di Tatlı intikam...ho detto il mio pensiero non linciatemi !
Come si dice "De gustibus"
Domenique Caso - 14/01/2025 ore 15:57
Titolo: La mente è una macchina diabolica
l mondo dell'occulto....
Le forze della natura sono inspiegabili e impenetrabili alla mente dell'uomo, sono misteriose e segrete...
Di difficile comprensione, il tutto mescolato con la cinetica che prende il sopravvento sull' entità interiore..."L' io"...!
Quel "io" ormai giace in un luogo buio e spaventoso dove il bene e il male dell'anima si nascondono, e dove quell'anima ferita e maltrattata ha trovato casa.
.... Là dove il proprio "io" viene sdoppiato per necessità e per vivere in due dimensioni parallele ...
.... Là dove... alla prima occasione viene fuori il bene e il male dell'anima senza rimorso ( es. la gita in barca )
Difficile capire la società di quel tempo dove essere forte e resistere era priorità..e dove il padre Huseyin ha torturato quell'anima innocente per farla finire poi nello scantinato più buio e profondo dell'anima .
... Là dove il contesto rispecchia.. tradimenti, bugie ,sotterfugi..( es. Irfan .. che per me è la vera strega di tutta la storia)... causando dei tremori all " io bambino" di Nefi, facendo affiorare due entità dentro la sua mente... come una " bipolarità" di difesa derivata da quel passato.... quel passato che gli ha distrutto la sua entità e la sua esistenza.
... Là dove le stanze chiuse sono in realtà il suo "io nascosto "da non svelare.. è la sua parte buia...dove non c'è luce..
... Là dove gli specchi spaventano la parte fragile di lui...quella della luce, che però la parte buia riaffiora con arroganza e lo sottomette riportandolo ai ricordi del passato (per questo gli specchi venivano coperti)
... Quell' " io" non chiaro e capito da Fikrye, la necessità di scavare più a fondo per capire.... Chi è meglio di un medium?
... Ed è qui...che si scoprono le fragilità del "bambino perduto"..
Fikrye la coraggiosa, lo ha riportato in superficie mostrandogli l'empatia che non ha mai ricevuto... perché essere uomini veri a quel tempo significava essere duri ,violenti, autoritari.
Quell' anima avvolta dall' oscurità è cambiata.... è libera..vive alla luce..ha aperto tutte le porte dell' "io " interiore, lasciando andare " quelle credenze mentali' che lo hanno accompagnato per tutta la vita fino a quel momento .
Quella lacrima alla fine è la parte più profonda....che che si è liberata!
In questa interpretazione Furkan non ha eguali, spaventosamente incredibile...pazzesco!!!...Proprio come Nefi❤️
Enza Mauceri - 14/01/2025 ore 15:28
Titolo: Sono rimasta senza fiato
Adoro i thriller, un po' meno gli horror, ma questo film è un connubio perfetto. Furkan è bravissimo ad interpretare tutti i personaggi, ma con Nefi si è superato. La sua bravura è stata magistrale. Le torture e i traumi subiti da bambino, sono cicatrici che segnano per tutta la vita. A volte il dolore e i silenzi, da piccoli innocenti li trasforma in mostri. Sono rimasta senza fiato, nel momento dell'esorcismo. Personaggi, suoni e immagini, sono stati momenti di emozioni. Faccio i complimenti al grande Furkan 👏 merita tutto il successo. Brava anche la Buse Meral .
Giusy D'Auria - 14/01/2025 ore 11:48
Titolo: La mia modesta recensione
Ho guardato CADI tutto d’un fiato con un nodo allo stomaco ed un groppo in gola , dopo tutte le anticipazioni dello stesso Furkan lo sapevo che sarebbe stato un film diverso dagli altri e così e’ stato. Ha toccato vari argomenti ancora oggi molto attuali come i traumi infantili con tutto quello che ne consegue nell’età adulta, la superstizione che ruota e si radicalizza nelle paure personali, amore e coraggio per non lasciarsi sopraffare dalle stesse paure. Che dire attori bravissimi e i due protagonisti superbi. La crescita professionale di Furkan e’ netta e spero che cresca sempre di più nei suoi lavori. Un ultima cosa l’ultima scena mi ha colpito particolarmente tanto che guardando lo sguardo di lui ho pianto. Ma ha dato anche una speranza.
Maria Angela Lucia Randazzo - 13/01/2025 ore 23:32
Titolo: non ti fermare alle apparenze
Cadi, che dire, ero scettica e titubante, i trailer non mi avevano convinto in quanto pensavo non fosse il mio genere. Ho iniziato a leggere i commenti e ho detto “forza Maria Angela guardalo, non ti fermare alle apparenze “. Bellissimo, psicologia pura! Scene bellissime interpretate magistralmente dal nostro Furkan❤️ e Buse non di meno!
Le scene dell’ipnosi sono bellissime e fanno entrare dentro i traumi vissuti da Nefi bambino prima e adulto dopo! L’inconscio che riaffiora e mette a nudo tutto il dolore! La sua mano che tiene quella di Frikiye. La scena finale favolosa, l’espressione di Nefi che guarda la moglie fra le sbarre. Furkan conferma il grande attore che è, con una capacità di passare da personaggi “leggeri “ a quelli più impegnati in modo impeccabile ♥️
Donatella Tallarico - 13/01/2025 ore 22:29
Titolo: pensieri in libertà
La mia non vuole essere una recensione vera e propria ma solo pensieri in libertà.
Ho visto #CADI ,dopo aver finito di vedere #Meryem per la quarta volta, non avevo letto nulla volutamente sul film perché non volevo farmi influenzare e devo dire che ho fatto benissimo.
Sono sempre più convinta che Furkan Andic sia uno degli attori più bravi e "versatili".
In ogni suo lavoro è una scoperta. Non delude mai, riesce ad interpretare tutti i suoi personaggi in modo magistrale....trasmette emozioni, ti rende partecipe del film e ti fa " vivere" le sue di emozioni in modo "reale".
Questo film è stato veramente bello, un percorso introspettivo interessante, purtroppo i film hanno un tempo limitato e magari tutti gli aspetti non riescono ad essere sviluppati ma
la sua interpretazione in #CADI è veramente superlativa, e sono contenta che per il ruolo principale femminile sia state scelta Buse Meral, perché anche lei è stata bravissima.
Furkan sta "crescendo" e penso che nei ruoli drammatici sia veramente il top...sono molto contenta di seguire il suo percorso con il gruppo "Furkan Andic Italia", che non fa pettegolezzi ma si concentra prettamente sul suo lavoro e sulla sua bravura.
Giuliana Longhin - 13/01/2025 ore 22:27
Titolo: Questo film merita di essere visto e io lo rivedrò ancor
Vedere Furkan in un personaggio così complesso, mi ha affascinato da subito, ma già lo ero dai primi trailer ed info di questo film: per un' appassionata come me di mistero, psicologia e annessi, era come un vaso di Pandora tutto da scoprire! 😍✨✨😍
Un thriller psicologico girato magistralmente, per niente spaventoso, come sarebbe anche potuto sembrare, e con una presentazione, narrazione ed analisi degli effetti devastanti che i traumi vissuti - e chi non ne ha o ne ha subito di qualche tipo- lasciano sempre dentro di noi,spesso sconvolgendoci la vita e anche quella di chi ci sta accanto.
Le parole finali di Fikriye, quelle note che tiene nel suo diario, quasi un' ancora di salvezza e luce in tutto quel mistero e paura creatisi - " sono le nostre ferite a dirci cosa è vero e cosa è falso, ad una condizione però, dobbiamo avere il coraggio di parlare con loro" :non potevano essere più giuste e svelatrici di quanto ogni dolore e trauma che ci trapassa e trafigge, se non è ascoltato, trovato ed accettato, continuerà a farci del male e a scatenare la mente nel cercare soluzioni assurde e drastiche pur di sanarlo e metterci fine.
Scene stupende e ad altissima emozione quelle del lago, sia con la precedente moglie che Nefi dice.." sono rimasto solo a guardare, non ho potuto fare altro"..che quella con Fikriye. E poi quelle dell' ipnosi e del delirio di Nefi in preda ai ricordi delle torture e soprusi che il padre aveva inflitto ad un bambino di 5 anni,confinato in un pozzo per " purificarlo" dagli errori commessi e renderlo come lui!
Quello è stato uno dei momenti in cui ho pianto, mi sono commossa come non mai, e altrettanto nella scena finale, quando gli occhi lucidi di lacrime di Nefi e Fikriye si incontrano attraverso una grata del manicomio e con un dolce e gentile gesto della mano si scambiano un saluto che ha tutto il sapore e la forza di un " ci sono e ci ritroveremo: abbiamo sconfitto la strega e la luce presto ritornerà "...
Quello stesso pensiero che Nefi racconta seduto sulla panchina.." ..ecco anche lei mi ama, questa è una donna che mi perdonerà" e che Fikriye scrive nel suo diario, ormai libera dal fantasma della strega, che altro non era che il male inflitto al suo giovane sposo da bambino e ormai archiviato nel suo animo, alla perenne ricerca di una soluzione e via di fuga.❤️
Magistrale interpretazione di entrambe i protagonisti: Nefi / Furkan nel riportare e farti percepire proprio il disagio, la paura, il turbine mentale che ti scombussola di chi soffre di disagio psicologico è qualcosa di incredibile e meraviglioso e questo ruolo, questi personaggi e la loro interpretazione così unica e reale, mostrano davvero le capacità e bravura di un artista.
Fikriye/ Buse altrettanto spettacolare nell' interpretare il suo ruolo, nell' accettare il compito di moglie e quello più bello e difficile di luce e traghettatrice del suo sposo e della sua famiglia fuori dal tunnel di un disturbo psicologico e traumatico, portato avanti con l' amore che entrambe avevano sentito e visto dietro a quella buia cortina di mistero, false illusioni, paure e credenze che li avvolgeva.
Sono rimasta incollata dall' inizio alla fine, con un crescendo di mistero e fascino di ansia e paura, ma anche di curiosità, qualche sorriso e pure qualche lacrima: come sempre quando senti le cose così profondamente, quando percepisci quello che viene recitato,in bene o male, è come se rivivessi tutto quello che vedi.🥰
Lavoro eccezionale in cui Furkan ha dimostrato una volta ancora quanto sia impegnato in ogni suo lavoro e quanto di suo, di quello che lo appassiona metta in quello che fa', psicologia compresa, rendendo sempre risultati stupefacenti e di livello superiore come CADI.
Bello vederlo interpretare un personaggio in costume: ha saputo rendere alla perfezione anche questo.
Questo film merita di essere visto e io lo rivedrò ancora, perché va visto, ascoltato, guardato con attenzione e capito: forse non è per tutti, ma una visione la merita assolutamente, così come spero ed auguro che abbia tutto il successo che già sta avendo e ancor di più.
Daniela Martini - 13/01/2025 ore 20:56
Titolo: Bravi tutti.
Che Furkan si interessi di psicologia è un fatto ed è anche un fatto che molti ruoli che sceglie o progetti guardano a questo aspetto.
Anche in passato in realtà sceglieva ruoli mai banali e penso a Gokhan per esempio, o a Sinan.
Si è aperto un percorso molto bello con Kara tahta, profondo, quasi come una seconda pelle.
Difficile dimenticare tutto ciò che ha rappresentato.
Poi Bozkir, così crudo quasi come se il dolore fosse reale.
Tanto vero quanto crudele.
Cosa potevamo aspettarci ? Difficile una previsione, ma certamente, per anche il tempo di un film, qualcosa di viscerale.
Lui davvero bravo in tutti i suoi ruoli, soprattutto nella fase di ipnosi. Le voci, il contrarsi dal dolore, i cambi di personalità.
Molto ben ambientato, il dramma viene amplificato dalle atmosfere e dalle ambientazioni.
Ma il messaggio è forte e chiaro: i traumi, gli abusi e la sottomissione.
Un Bozkir che fu, per certi versi o almeno per ciò che la mente crea.
Un viaggio davvero ipnotico nel profondo della nostra psiche, tra le pieghe più remote e indecifrabili.
Ad un certo punto era talmente attuale che non esisteva più il tempo ( stanza bianca, specchi ) e davvero originale la rappresentazione dei ricordi.
Bravi tutti.
...e che dire di più...
Un applauso a quel volto finale tra i rami della clinica psichiatrica, dove commenti di streghe tra i guardiani, lasciano la scena a quel volto stupito alla vista di colei che con la forza dell'amore per la vita ha saputo salvare tante altre vite e salvarsi a sua volta.
Quel volto meraviglioso così indifeso, come un bambino che cerca protezione.
Alba Piscopo - 13/01/2025 ore 19:30
Titolo: Aggia parlat assaie! Tanto e'❤️❤️❤️
Premessa. Ho deciso di vedere "Cadi" attesa proprio la stima e l'amore verso Furkan. Di mio, non amo questo genere di film introspettivi e che scrutano o mettono a nudo l' intimo sentire umano forse proprio perché molto affascinata e sensibile ai temi psicologici ed esistenziali dell'uomo cosicché conoscendomi, atteso che già sono una che si pone tante domande ed è ben consapevole delle tante emozioni che possono animare ed animano l' essere umano nel bene e nel male, vedere film di tal fatta per me è un po' come un continuo "guardarsi dentro", cosa che non è sempre un viaggio di piacere.
Chi di noi è esente da paure, da sentimenti smisurati del piuù vario genere, da curiosita', da domande esistenziali. Chi di noi ha risposta per tutto quanto accade o ci accade dentro e fuori?! 😊
Premesso ciò, veniamo a "Cadi". Appurato non trattarsi di un horror, genere che non gradisco ma di un Thriller psicologico, decido di affrontare come vi dicevo, solo per stima ed amore di Furkan, questo viaggio, si' perche' a mio parere Cadi è un viaggio introspettivo che attraverso il personaggio di Furkan/Nefi rivela fatti e realtà comuni a molte piu' persone di quante possiamo pensare. Disturbi mentali e/o anche semplicemente zone d'ombra e zone di luce alle quali nessuno e' sottratto del tutto. In questo caso di specie con radici in traumi dell' infanzia.
Avevo delle attese e dell' aspettative su Furkan e sulla storia. Vi dirò che le stesse sono state molto molto più che ripagate.
Non so perché, mi ero fatta un'idea in realtà sulla storia/trama che è andata ben al di là di ciò che avevo ipotizzato e cosi' Furkan/Nefi e'stato capace fino alla fine di ribaltare tutte le certezze e le convinzioni che mi animavano. E le ha ribaltate in un modo stupendo nella misura in cui mi ha condotto e portato a cio' che mai potevo immaginare. Ha abbattuto tutte le mie sovrastrutture e mi ha svelato realta' sulla sua persona che onestamente ad inizio storia credevo esser Ben diverse.
Ho visto il film. Ho rivisto per 3 volte di seguito il finale... Gli ultimi 20 minuti... Li ho ripercorsi all' indietro e poi ancoea in moviola avanti. Perché, alcune scene ( su tutte scena del Lago con la sua defunta moglie e scena del Lago con la sua attuale sposa Fikryie) si rivelano inizialmente in un modo(sempre a mio Modesto parere) e guardate poi in prospettiva nascondono o possono nascondere altro.
La scena a mio parere, più forte, bella, intensa, di sofferenza e risolutiva... l ipnosi evocativa praticata su Nefi...ipnosi voluta fortemente dalla sua sposa, Fikryie (Buse Meral, a mio parere Brava davvero non di meno di Furkan, attesa anche la sua giovane eta') la quale non si e'fatta stordire e/o ingannare dal seme della Follia che ha travolto un po'tutti gli abitanti della villa ma si e' fatta guidare da amore e spirito di verita'verso il marito; ipnosi evocativa alla quale Nefi non si e'volutamente sottratto forse proprio perche'fiducioso dell'amore di Fikryie ed anche voglioso di LIBERTA'... Si', di esser SCOPERTO onde poter "GUARIRE".
Mi ha davvero scosso sapere di tutte le sue sofferenze vissute da bimbo... Di tutti i tormenti che il Padre gli ha inflitto per renderlo "piu'forte"... "purificato"...da che poi...Tornare con lui in quel pozzo... O aprire con lui, quelle tante porte necessariamente chiuse a nascondere segreti che nessun bimbo puo' sopportare ( tra tutti il suicidio della mamma, appesa a uno dei suoi alberi di Giada).
Altra scena per me struggente, quella finale... Nefi, rinchiuso in ospedale psichiatrico, che Guarda oltre la grata e scorge con gli occhi pieni di lacrime gli occhi pieni di lacrime di lei... La sua Fikryie... Ed il parallelismo tra l ultimo discorso di lui ed il discorso di lei...
Dice Nefi... I due si risposeranno... Lei questa volta sara'la donna che lo perdonera'....
Mi fermo perche' avrei ancora tanto da scrivere ma davvero questo film ti porta ad essere un fiume in piena tanti sono I particolari da cogliere...Ed I contenuti e lo spessore del tutto.
Nefi...a mio parere sempre, Vittima e carnefice... Non certo per sua volonta'...
Infatti, onestamente, ragazze mie, io non mi sento di condannare Nefi... : "angelo"/ anima Benedetta - "demone"/la strega spesso convivono nei piu'....
Ed e' per questo, che spero che per quanto lasciato all immaginario comune, Nefi abbia possibilita'di riscatto... E che l'amore di Fikryie possa essere curativo e fare in modo che lui "rinsavisca", si perdoni e possa riconciliarsi con quel bambino senza colpe che e'in lui, cosi' come lascia intendere quello sguardo ricambiato tra I due sulla scena finale, cosicche'un bagliore di luce possa spezzare la notte piu' buia.
Furkan ha davvero dato voce corpo scena immagine a tutti questi sentimenti ed emozioni...un' interpretazione pazzesca!!!! Bravo Bravo Bravo oltre ogni limite e modo. Grandissimo Attore💯🔝❤️🔥🌹 Gli auguro davvero di raccogliere frutti per quanto merita.
Maria Grazia Pedoni - 13/01/2025 ore 18:51
Titolo: un film strepitoso
Sinceramente non è il genere di film che a me piace ma.......Furkan, con la sua interpretazione magistrale, mi ha fatto ammirare questo tipo di lavoro.....
Do' un 100 e lode sia a lui che a tutti quelli che hanno lavorato per questo capolavoro....mi ha colpito tutto ....entrare nel mondo dell'esorcismo non è facile...dietro a ciò ci sta tanto dolore tanta sofferenza....e per chi ci crede e fonte di liberazione!
Da piccola (circa 12 anni), avevo scoperto sentendo le chiacchere tra mia mamma e mia zia, nel palazzo di mia zia ci abitava una donna che faceva questo lavoro, si di lavoro si trattava perché guadagnava molti ma molti soldi che le persone erano pronte a dare pur di uscire da dolori enormi....con mie cugine ascoltavamo di nascosto dietro la porta ciò che si raccontavano e mi ricordo che poi avevamo paura, tanto che io poi arrivata a casa chiesi a mia mamma di spiegarmi il tutto e lei lo fece con tatto!
Ieri guardando l'interpretazione di Furkan son rimasta colpita e son tornata indietro con gli anni a ciò che mi raccontò mia mamma....
Se dovessi scrivere tutto ciò che so, non sarei prolissa ma anche di più, non voglio stancarvi!
Graziella Banzi - 13/01/2025 ore 18:51
Titolo: gran bel film che fa riflettere molto
Oggi ho rivisto il film Capolavoro Cadi x capire meglio ed emozionarmi ancora. Furkan ❤️ strepitoso in questo problematico, impegnativo e diverso personaggio . Tutto il cast bravissimi 👏🏻👏🏻 sceneggiatura costumi musica 🔝🔝🔝
Leggendo le varie bellissime recensioni, ho letto tante sfaccettature che possono esserci. Grazie x le notizie sul libro.
Sono stata in tensione guardando il film fino alla fine. Certi traumi dell' infanzia ti scombussolato la vita se non li fai riemergere Bravi tutti 😘 gran bel film che fa' riflettere molto
Alessandra Albamonte - 13/01/2025 ore 18:03
Titolo: Che "spettacolo"
Senza spoiler...
Le nostre paure, quelle vissute, mai affrontate, mai superate, sono ferite. Se non ci pensi ti sembra possano guarire ed invece diventano "cicatrici"
Bellissimo film.
Bravi interpreti, ma Furkan dimostra ancora una volta che " la musica cambia" ma lui riesce ad amalgamarsi a qualsiasi spettacolo. Che "spettacolo".
Anna Arnone - 13/01/2025 ore 18:03
Titolo: Chapeau
Furkan è strepitoso, è stato un susseguirsi di emozioni forti e tenermi con un nodo alla gola in ogni ottimo del film c'è tutto ansia, suspense, intrighi non sono neanch'io come spiegarlo, so solo che mi ha tenuto con il fiato sospeso dall'inizio alla fine sono stati di una bravura tutti, ma lui... non ci sono parole per descrivere la sua bravura chapeau 🔝👏🥰.
Maria Benevento - 13/01/2025 ore 16:01
Titolo: GIGANTE, il nostro Gigante 🧡
In questo film Furkan Andic “giganteggia”
È vero che di Furkan abbiamo visto tutte (o quasi) le sue interpretazioni, le tante espressioni e gli sguardi intensi quelli di passione di allegria o di gioia, ma anche quelli di infinita tristezza di dolore e di malinconia; per chiudere il cerchio abbiamo assistito a quelli di uno spirito malsano che racchiudono paura e terrore.
Furkan ci stupisce ancora e qui, come in nessun altro lavoro, mi sembra un gigante sia per l’altezza sia per i ruoli che ricopre.
Un film turco talmente diverso da quelli cui siamo abituate che andrà rivisto per coglierne, ancora meglio, i particolari.
Due tra le tante frasi mi hanno colpito:
“A volte le parole impallidiscono di fronte a certi sentimenti” e sappiamo quanto sia vero!
“Solo questa villa è ancora in piedi” e Villa e Nefi sono tutt’uno, quindi entrambi protagonisti assoluti.
Oltre alla storia che ha radici letterarie, le ambientazioni, le musiche, i costumi: tutto parla di Cinema, quello con la C maiuscola. Basta storie di pistole e vendette, sono gli incubi personali la vera paura da cui difenderci.
Per gli eventi internazionali non possiamo agire mentre il viaggio introspettivo dovrebbe essere un rituale che andrebbe fatto.
Ultima nota positiva: il Bianco.
L’eleganza del bianco degli abiti, dei fiori, degli arredi, dei monili, della grande casa antica.
Grazia Corallo - 13/01/2025 ore 15:57
Titolo: Che dire? MERAVIGLIOSO ❤️
Sono rimasta particolarmente sorpresa da questo film, ha appagato le mie aspettative anzi mi ha lasciata senza parole.
1 - credevo fosse un “horror” (che non amo molto), almeno così avevo capito e invece non é così c’è della suspance, dell’ansia palpabile, ma il film scorre meravigliosamente. Si tratta di un thriller psicologico che affronta i problemi di salute mentale e i traumi infantili irrisolti.
2 - La trama si svolge in una Istanbul durante il declino dell’Impero Ottomano, dentro una Villa dove le continue voci che si diffondono pare esserci la presenza di una strega. Qui vive il padrone di casa, Nefi ,orfano e vedovo di più mogli, con i suoi figli, la governante e il personale di casa. Il film inizia dopo la morte dell’ennesima moglie e l’arrivo della successiva, l’orfana Fikriye. Inizieranno così un susseguirsi di vicende attorno alla presenza di questa strega che poi si scoprirà essere frutto dei problemi mentali dello stesso Nefi, causati da traumi infantili, torture ricevute da parte del padre, il suicidio della madre e il suo restare bambino indifeso e pieno di paure. Il tutto si concluderà con il coraggio della stessa Fikriye che per amore non rinuncia a far uscire la verità a galla tenendo testa a un Nefi a tratti pericoloso,con l’aiuto di un esorcista liberano Nefi dalle sue ombre facendolo finire in manicomio, con la speranza un giorno di poter tornare a casa.
Nella mia mente avevo creato una sorta di trama molto più banale di quella che in realtà è la trama del film… e questo mi ha lasciata piacevolmente spiazzata… c’è una scena del film dove Nefi è rinchiuso in manicomio e Fikriye lo va a trovare e i due si guardano attraverso le sbarre il tutto é veramente toccante.
3 - cast strepitoso, i costumi, le musiche meravigliosi.
4 - Furkan… Furkan mi ha lasciata senza parole (vi assicuro ce ne vuole🤣), non é da tutti che INTERPRETAZIONE!!!
Ho visto la sua crescita negli anni, ma non avrei potuto immaginare così.. In Cadi é stato strepitoso un Artista, ha interpretato i suoi ruoli (perché di questo si tratta) facendo vivere i personaggi tanto da amarlo, temerlo e intenerirsi per lui… fino a soffrire per la sua anima, soprattutto quando durante l’esorcismo torna ad essere un bambino indifeso di cinque anni.
Monica Barcaglioni - 13/01/2025 ore 14:11
Titolo: "Cadı"...... il mio pensiero 🪄🪄
Immaginavo fosse bellissimo, dalle informazioni lette e perché amo questo genere, ma sono comunque rimasta sorpresa, è un coinvolgimento emotivo continuo dall'inizio alla fine.
Nonostante sia un thriller psicologico, l'ho trovato molto scorrevole e non c'è nulla di horror, quindi, consiglio la visione a tutti....... assolutamente da vedere.
Bravissimo l'intero staff, ma Furkan è stato davvero superlativo nell'interpretare un personaggio così complesso, che ha dovuto fare i conti con il suo passato e con gli angoli più bui della sua mente.
I dialoghi, le forti scene, le musiche e tutti i personaggi che ruotavano attorno a lui, hanno creato un crescente clima di tensione.
Furkan si è talmente immedesimato in Neşit che è riuscito a trasmettere in modo realistico le sue emozioni, gli stati d'animo e il suo stato di follia che lo stava lentamente distruggendo.
Conosco poco Buse Meral, ma tantissimi complimenti a lei per la sua splendida interpretazione .
Ramona Musso - 13/01/2025 ore 11:36
Titolo: CADI – RECENSIONE NON RICHIESTA E PROLISSA
Ho visto il film ieri sera, piena di aspettative che non sono rimaste affatto deluse, anzi!!!
Il film si è rivelato essere di una qualità ed uno spessore assolutamente superiori a quanto mi aspettassi, ha aperto mille porte, mille finestre su un argomento delicato e potentissimo: I DISTURBI MENTALI, soprattutto legati ai traumi infantili.
Partiamo con il dire che, fortunatamente, non si tratta di un horror (genere che non amo) ma di un thriller psicologico ben costruito, che gioca sulle immagini (sempre potenti ed evocative) e sul sottile filo della tensione, che viene mantenuto in maniera egregia per tutta la durata del film. Altro punto di forza la scenografia: l’ambientazione, la musica, i colori e i frame delle immagini…tutto studiato alla perfezione.
Gli attori non sbagliano un colpo, perfetti. Neanche a dirlo il grande perno intorno al quale ruota tutto è proprio Furkan, la sua interpretazione è veramente magistrale ed a tratti sorprendente (una su tutte la scena dell’”esorcismo” dove ritorna ad essere un bimbo di 5 anni…brividi!!!). La sua partner non ha nulla da invidiare, bravissima e molto adatta alla parte.
Torniamo alla trama…come dicevo il film scoperchia uno degli argomenti più delicati e difficili da trattare, quello dei disturbi mentali e delle violenze sui bambini, e lo fa in modo intelligente, mai banale e davvero pertinente.
L’ignoto della mente è rappresentato alla perfezione dalla paura del sovrannaturale, che evidenzia la facilità con cui la mente umana è disposta ad accettare la presenza di un essere fantastico e distruttivo, piuttosto che ammettere l’orrore della vita reale, che si rivela essere di gran lunga peggiore.
Tutte le persone coinvolte in questa storia sono in qualche modo complici della pazzia di Naşit Nefi: il padre violento è l’artefice, ma non l’unico responsabile. La governante infatti, con il suo attaccamento morboso a Nefi, è responsabile di creare il mito della “strega” pur di proteggere a tutti i costi quanto da lei fatto per proteggere Nefi e anche quanto lui compirà in seguito.
Il resto dei domestici, con la loro paura superstiziosa, aumenterà a dismisura questo falso mito.
La madre e le successive mogli, povere vittime inconsapevoli, non saranno in grado di proteggersi poiché completamente accecate dalla superstizione o, nel caso della seconda moglie, dalla crudeltà ed indifferenza verso i bambini.
Sono proprio i bambini il punto centrale della storia…Nefi, egli stesso ancora un bambino traumatizzato (rinchiuso dentro ad un pozzo nero dal quale non riesce ad uscire), nel tentativo di proteggere i suoi figli dai suoi stessi traumi infantili, attua una serie di eventi a catena che non riesce a controllare.
Lui è, allo stesso tempo, strega, demone e bambino ed ogni sua personalità lo sta lentamente divorando e conducendo alla pazzia. Gli specchi nella casa sono coperti, nella via ombre e voci lo inseguono, al club vede un se stesso malvagio che si prende gioco di lui…sono tutte trasposizioni della sua mente, una mente debole e malata che nessuno ha saputo aiutare. Particolarmente evocativa è la scena del lago, che si ripropone anche con Fikryie (Buse Meral), la nuova giovane moglie. Nefi conduce lì le sue mogli e, come un traghettatore di anime, le sottopone ad un implacabile giudizio. L’acqua riflette la sua immagine e, solo per un momento, lui pare vedere chi sia davvero…ma è un momento fugace, la sua mente ricopre nuovamente tutto con l’oblio della pazzia.
Fikryie è una giovane donna, a sua volta segnata e traumatizzata dalla vita, che sarà l’unica a reagire nel modo giusto: spinta dall’amore, un amore razionale e curante, un amore che tira fuori in lei un coraggio che la spinge oltre la paura, oltre la superstizione. Non si fermerà all’apparenza ma andrà oltre, scaverà ed indagherà oltre ogni barriera, nonostante tutto e tutti le gridino di fermarsi…lei non ascolterà nessuno se non sé stessa, rischierà più volte di crollare anche lei ma riuscirà a tenersi saldamente aggrappata alla sua forza d’animo.
La “mamma strega” evocata dai bambini diventa sempre più spaventosa e pericolosa, ma lei non si arrende. Così l’”esorcista-psicologo” conduce Nefi in un viaggio terribile dentro la sua mente, un viaggio da cui lui uscirà distrutto ma, forse, finalmente libero e consapevole delle proprie azioni.
Nel finale non è dato sapere se Nefi e Fikryie riusciranno a vivere il loro amore finalmente liberi dalle ombre e dalla paura…una luce nuova irrompe però nello schermo, una luce che sa di verità e chiarezza. Un timido saluto ed un sorriso attraverso le sbarre ci fanno sperare che il futuro sarà migliore.
Simona Nonnis - 13/01/2025 ore 8:36
Titolo: merita di essere rivisto!
Premetto che non sono un amante del genere Horror ma devo dire che questo film si guarda volentieri, mi è piaciuto molto Furkan a mio parere ha interpretato il personaggio benissimo, trasmette qualcosa che ti fa dimenticare che sta recitando ti fa vivere il momento . Ho trovato il film fatto bene stupenda l ambientazione e i costumi dell epoca . Lo riguarderò con più attenzione perché merita di essere rivisto!
Agostina Pretotto - 12/01/2025 ore 22:37
Titolo: è un film che lascia il segno, che ti fa pensare.
Oggi ho finalmente visto "Cadi", un film superlativo di grande impatto emotivo che mi ha lasciato senza fiato fino alla fine.
Film bellissimo, ambientazione storica, costumi, dialoghi e musiche molto ben curati, attori bravissimi.
In particolare Buse Meral e Furkan Andiç che nei loro ruoli sono stati formidabili, dalla recitazione impeccabile, di grande intensità interpretativa.
Che dire...Furkan ancora una volta si è dimostrato attore di grande livello capace di interpretare qualsiasi personaggio in maniera molto profonda, anche i ruoli più impegnativi e complessi come quello del protagonista Naşit Nefi. 🥰
Film che merita un grande successo internazionale, da rivedere con maggiore attenzione.
Cnsiglio a tutti di vederlo perché è un film che lascia il segno, che ti fa pensare.
Anna Caruso Luongo - 12/01/2025 ore 22:36
Titolo: merita di farsi conoscere anche in Italia
Un Furkan con un' interpretazione meravigliosa, questo film merita di farsi conoscere anche in Italia
Anna Chiappara - 12/01/2025 ore 21:12
Titolo: Un film che ti cattura totalmente
Un film che ti cattura totalmente, dalla sceneggiatura ai personaggi che in stile d'epoca hanno il loro fascino, alla musica
Ogni scena ti rapisce totalmente e ti mette quella curiosità di andare avanti.
Di Furkan dire che è MERAVIGLIOSO n questo personaggio e dire poco, avendolo conosciuto nei ruoli romantici, drammatici, e a volte anche in quelli divertenti, mi ha stupito come non mai. BRAVISSIMO😍😍😍...di qua si capisce la sua bravura come attore, avendo la capacità di catturarti ed emozionarti in ogni sua interpretazione. Auguro con tutto il cuore ❤️ al nostro Furkan e a questo bellissimo film di avere tutto il successo che merita, e che arrivi anche in Italia 💖💖
Lidia Consalvi - 12/01/2025 ore 20:39
Titolo: FURKAN È STATO SUPERLATIVO!
Di questo film mi è piaciuto tutto: la trama, l'ambientazione, i costumi (adoro i film in costume, di qualsiasi epoca), la musica, gli attori...
tutti bravi ma....
FURKAN È STATO SUPERLATIVO!
La sua capacità di manifestare sentimenti diversi in maniera così repentina, in alcune scene, e in modo così trasparente e credibile, lo rende un attore di altissimo livello.
Ha ampiamente soddisfatto le mie aspettative e dato elementi per confidare in prestazioni attoriale di sempre più alta qualità.
Ne consiglio vivamente la visione a tutti.
Io sicuramente lo rivedrò ancora per coglierne meglio tutte le sfumature.
Davide Cristiano - 12/01/2025 ore 10:54
Titolo: Un film meraviglioso, scorrevole, per nulla spaventoso.
Che dire, non ci sono parole adatte per descrivere il senso di orgoglio che provo verso Furkan.
Naşıt é un personaggio, a mio parere, molto molto complesso da interpretare, ma lui ha saputo interpretarlo in maniera impeccabile.
Questo film ha tutto: momenti di tensione, di suspence, momenti a volte divertenti fino a piangere a singhiozzi proprio come me in questo momento.
Ho amato ogni singolo minuto del film, elaborato mille teorie, fino alla fine ove in cuor mio sapevo che il comportamento di Naşıt fosse legato ai suoi traumi.
Un film meraviglioso, scorrevole, per nulla spaventoso.
Ho trovato un Furkan consapevole del suo talento, adatto al ruolo che é andato ad interpretare, un ruolo ben diverso da quelli visti da me finora.
Mi auguro e gli auguro di avere tanti altri ruoli di questo e di altro tipo, perché é proprio nato per fare l’attore.
Fonte: Beyazperde
Una gemma rara nel cinema turco: "Cadi" si distingue come una perla rara nel cinema turco, mescolando abilmente horror, mistero e suspense per presentare una narrazione accattivante.Ambientato a Istanbul durante gli ultimi anni dell'Impero Ottomano e adattato da un romanzo classico scritto dal famoso autore Huseyin Rahmi Gurpinar nel 1912, il film cattura con successo l'atmosfera cupa e inquietante dell'epoca.Con l'interpretazione di Buse Meral della coraggiosa Fikriye e la versatile rappresentazione di Furkan Andic del personaggio Nasit Nefi, il film offre un'esperienza visivamente sorprendente e tematicamente ricca. L'abile gestione del materiale da parte del regista Erman Bostan ha guadagnato elogi sia dalla critica che dagli attori. In un ambiente spesso dominato da film horror stereotipati, "Cadi" brilla come un faro di originalità e qualità, meritando l'attenzione e il supporto del pubblico. Il suo successo non solo arricchisce il cinema turco, ma sottolinea anche l'importanza di supportare iniziative cinematografiche diverse e innovative.Nel complesso, "Cadi" è una produzione di spicco tra i normali film horror e vale la pena sostenerla per preservare la diversità e la qualità del cinema turco.
Questo film ha toccato il profondo del mio cuore in modo così perfetto che ho sentito il bisogno di fare questo commento mesi dopo.
Penso che si dovrebbe aprire la strada a tali produzioni in Turchia. È un film che si può dire veramente riuscito sia per soggetto che per contenuto. Ma l'unica cosa che mi ha sconvolto in questo film è stato il casting. Francamente, soprattutto le espressioni facciali e la recitazione della protagonista non corrispondevano al personaggio. Sarebbe potuto andare meglio con un'attrice davvero brava Tuttavia, come ho detto, è un lavoro di qualità che non ti pentirai di aver visto e forse ti farà prendere provvedimenti per sostenere tali produzioni e garantire la continuazione dei film locali in questo stile. mi congratulo davvero con te..
Questa è la prima volta che guardo un film horror/thriller di questo stile. Mi è piaciuta la recitazione vocale, l'unico problema è che sembrava un po' troppo lungo, ma è comunque un bel film da guardare.
Sicuramente uno spreco di soldi. Mi sono addormentato mentre guardavo il film. Ho comprato un biglietto per la sessione delle 14.04. Mi sono appena svegliato. Nessuno dovrebbe andare. È decisamente un film noioso
CADI è primo in Turchia con il suo soggetto, i suoi costumi e le sue decorazioni. Ho guardato il film senza battere ciglio, soprattutto nella seconda metà. È molto diverso dai film horror, che mirano esclusivamente a spaventare il pubblico con poteri soprannaturali e giochi di luci e suoni. La storia del film è avvincente e visivamente piacevole da guardare.
Finalmente, uno stile diverso di film "CADI" è entrato nell'industria cinematografica turca, buona fortuna. Innanzitutto vorrei congratularmi con la società di produzione e con tutte le persone coinvolte per il loro coraggio. Durante la visione, sappiamo quanto impegno ha profuso il team di produzione nel film, poiché è sia un adattamento di un'opera classica che un film epocale.I costumi, l'arredamento e la musica sono così belli e di alta qualità da poter essere paragonati a film stranieri pluripremiati.Naturalmente, ci sono dei difetti, ma se a questo film viene data una possibilità, aprirà la strada a diversi generi di film e produttori e verrà prodotto un lavoro benefico per la società.
Fonte: ORTAKOLTUK
Rispetto alla memoria di Hüseyin Rahmi Gürpınar. Quando guardiamo il film in generale, vediamo che tutti gli attori hanno interpretato molto bene i loro ruoli, che Erman Bostan, che ha tentato un compito rischioso nel mondo del cinema come adattare un'opera letteraria a un film, ha avuto successo in questo film , che è il suo primo lungometraggio, che il film può fornire sufficiente soddisfazione al pubblico in termini di aspetti visivi e tecnici, e che le sequenze Sebbene ci siano alcune discrepanze tra i film, vediamo che il film nel complesso offre integrità, fonde il i generi thriller e giallo con la psicologia in modo armonioso, e gli spettatori che vogliono dedicare tempo al film vivranno una bella esperienza cinematografica.
Fonte: SINEMALAR
La recitazione è buona, si è cercato di trasmettere con successo il periodo, ma la sceneggiatura non era molto impressionante. È un film lento con un flusso lento. Può essere considerato per coloro che sono interessati all'argomento e al genere nel tempo libero.“Cadi” si distingue come un valore raro nel cinema turco, presentando una narrazione impressionante mescolando abilmente paura, mistero e tensione. Adattato da un romanzo classico scritto dal famoso scrittore Hüseyin Rahmi Gürpınar nel 1912, incentrato su Istanbul negli ultimi anni dell'Impero Ottomano, il film cattura con successo lo spirito cupo e spaventoso del periodo. Il film, in cui Buse Meral interpreta con successo i coraggiosi Fikriye Hanım e Furkan Andic nei panni dei versatili personaggi di Nasit Nefi, offre un'esperienza visivamente sorprendente e tematicamente ricca. La magistrale gestione del materiale da parte del regista Erman Bostan assicura che il film riceva il massimo dei voti da critici e attori. In un ambiente dominato da film horror stereotipati, "Cadi" merita l'attenzione e il sostegno del pubblico facendo luce sull'originalità e sulla qualità. Oltre ad arricchire il cinema turco con il suo successo, sottolinea l'importanza di sostenere opere cinematografiche diverse e innovative. Nel complesso, "The Witch" è una produzione che si distingue tra i normali film horror ed è un film che vale la pena sostenere per preservare la diversità e la qualità del cinema turco. Dopo molto tempo, un film horror locale ha iniziato ad attirare la mia attenzione. Per molto, intendo 15 anni =) Sembra essere principalmente un thriller psicologico. Sarebbe meglio se non ci fossero esplosioni di paura demoniache, forti e istantanee schermo. Spero di non sbagliarmi.
Sonia Fratus - 13/01/2025 ore 08:32
Titolo: un film che va analizzato e capito e che rivedrò sicuramente
Siamo ciò che portiamo dentro,pensieri,emozioni,sentimenti.
Siamo il nostro passato,i nostri ricordi,la nostra storia.
Siamo un'infinità di momenti vissuti che ci hanno toccato,sfiorato,segnato,cambiato sia in positivo ma spesso anche in negativo purtroppo.
Questo è ciò che mi ha lasciato Çadı,un film che va analizzato e capito e che rivedrò sicuramente.
Il nostro Furkan si è superato anche questa volta mettendosi completamente in gioco con un personaggio tutto nuovo dalla personalità complessa.
Anna Caruso Luongo - 12/01/2025 ore 22:36
Titolo: bellissimo film
Un Furkan con una interpretazione meravigliosa, questo film merita di farsi conoscere anche in Italia
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